Alfredo Picariello – Una lunga mattinata ad Ariano Irpino. Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, si è soffermato per diverso tempo nella cittadina del Tricolle – complice anche una bella giornata di sole – “scortato” dal deputato del MoVimento 5 Stelle Generoso Maraia. Da generale di brigata dei carabinieri forestali, la sua prima tappa è proprio presso la caserma dei carabinieri. Un omaggio doveroso al superlavoro che i militari svolgono con grande attenzione e scrupolosità.
La giornata del Ministro continua in uno dei luoghi simbolo di Ariano Irpino, ovvero la discarica di Difesa Grande, dove da Avellino arriva anche l’ex assessore alle Attività Produttive del Comune capoluogo, Maura Sarno.
“L’onorevole Maraia – scherza Costa – mi ha fatto fare un tour non propriamente turistico nelle zone dei rifiuti. Mi sono state mostrate ed è stata anche l’occasione giusta per approfondire alcuni temi. Per il lavoro che facevo prima, conosco già le varie questioni. Alcune di queste situazioni hanno ancora in corso un iter giudiziario. Altre sono di competenza della Regione Campania e dei Comuni e non del ministero dell’Ambiente, se non per la disponibilità di fondi”.
“Qui ad Ariano sono state già assegnate delle risorse economiche – precisa Costa – . Parliamo di oltre sei milioni di euro. Il tema, allora, è capire come spendere bene questi soldi, rendendo così un servizio utile ai cittadini. Serve un ampio monitoraggio. In tal modo, il dato scientifico può essere utile a rassicurare la popolazione. Il compito principale della politica, secondo me, specialmente riguardo al mio settore, l’ambiente, è fare sempre riferimento al dato scientifico e poi elaborare le schede progettuali. Qui – prosegue il Ministro – l’Arpa Campania già ha fatto dei monitoraggi. Magari sarebbe utile approfondire con Ispra, il braccio operativo del minstero dell’Ambiente. In questo modo, potremmo dare ulteriore serenità ai cittadini di Ariano Irpino”.
Dal tema della discarica si passa a quello dell’acqua. “L’onorevole Maraia – dice Costa – mi ha fatto presente che molti quartieri di Ariano Irpino soffrono spesso della mancanza di acqua, nonostante questo sia un territorio molto ricco di acqua. Mi piace ricordare, dunque, a questo proposito, che il Ministero ha già stanziato la cifra di 170 milioni di euro, di cui 40 già assegnati, per rifare le condutture. Mi sembra un risultato importante. I fondi quindi ci sono, è ora di passare ai fatti concreti”.
Sempre “scortatissimo”, da Difesa Grande Sergio Costa arriva nel centro storico di Ariano. Ed è qui che incontra il candidato sindaco Enrico Franza, sostenuto da una coalizione che vede ampi pezzi del Pd, il MoVimento 5 Stelle ed alcune liste civiche di centrosinistra. “Sono qui non solo per capire le varie realtà territoriali italiane, ma anche per appoggiare Franza, un candidato che rappresenta l’anima del MoVimento e del Pd. E’ un progetto importante perché si cerca di conciliare i vari punti che collimano nella progettualità. E a me sembra che ci siano tanti punti molto interessanti a favore del territorio. Secondo me, sarebbe una bella opportunità per questo comune”.
Costa e Maraia passeggiano amabilmente tra le strade di Ariano. Lasciata l’auto nei pressi del Municipio, in piazza Plebiscito, attraversano tutto il centro storico. “Ariano – dice Costa – è un luogo molto bello che conoscono molto volentieri. Da ministro ci vengo per la prima volta. Ci sono venuto con piacere come turista e ci vengo con altrettanto piacere come ministro. C’è una bella imprenditoria ed una bella accoglienza non solo dal punto di vista ecoturistico, grazie alla presenza di numerosi agriturismi, ma in generale da parte della cittadinanza”.
Prima di raggiungere la villa comunale immersa in bel verde per la foto di rito con Maraia e Franza, il tempo di un’ultima domanda dei giornalisti. La visita di Costa ad Ariano, infatti, arriva qualche giorno dopo il maltempo che ha causato numerosi danni a Monteforte Irpino.
“La provincia di Avellino ha già sofferto molto in questo senso. Il dissesto idrogeologico è un problema che riguarda tutto il Paese. Oltre il 79% della superficie territoriale italiana è fragile e a rischio. Noi, al di là del recovery found, abbiamo stanziato oltre sette miliardi euro per la prevenzione. Per l’emergenza abbiamo altri fondi ancora. A questo punto, chiedo ai sindaci di fare i progetti. La norma prevede che il Comune fa i progetti di prevenzione, la Regione li valida ed il Ministero li finanzia. Noi i soldi ce li abbiamo ma non li possiamo mica regalare. Se i Comuni hanno difficoltà ad elaborare progetti, sono diposto a mettere a loro disposizione, gratuitamente, tecnici del Ministero. Siamo in grado di dare tutte le risposte, ma sul mio tavolo devono arrivare i progetti, altrimenti non se ne fa nulla. Non si danno più i soldi soltanto perché un sindaco mi è più simpatico dell’altro, quell’era è finita”.