La nota di Tony Della Pia – Rifondazione Comunista Irpina: “Quanto accaduto, in seguito ai forti temporali, in Campania e in Irpina, ma non solo, è la diretta conseguenza delle politiche produttive urbanistiche e ambientali fin qui realizzate. Le cosiddette “bombe d’acqua” ovvero la precipitazione intensa, improvvisa e concentrata di notevoli millimetri di pioggia, dipendono dal repentino cambiamento climatico dovuto all’inquinamento atmosferico. Il consumo del territorio, avvenuto con la cementificazione esasperata, la deforestazione e una urbanistica d’assalto, che ne hanno mutato la morfologia, stimolano effetti nefasti verso i corpi estranei che sono dove non dovrebbero essere; le frane, gli smottamenti, le alluvioni sono sostanzialmente il completamento della sciagura che ha avuto inizio quando l’uomo per profitto ha cominciato a violentare la natura. Per salvare il salvabile, serve ridiscussione l’attuale modello di produzione oltre che rimettere al centro anche politiche di riqualificazione, manutenzione e recupero del territorio, camorra e speculatori permettendo. Solidarietà alle persone colpite”.
Redazione Irpinia
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