di AnFan – E’ stato rigettato dalla Cassazione il ricorso di una donna contro la decisione del tribunale di Avellino di farle pagare il compenso dell’avvocato del marito che, intanto, era deceduto. I due coniugi stavano affrontando una causa di separazione giudiziale, quando lui è venuto a mancare.
L’11 maggio del 2015 l’avvocato ha portato a processo la moglie del suo cliente, ormai deceduto, per chiederle il pagamento del suo compenso professionale per l’attività svolta nel procedimento di separazione giudiziale (poi dichiarato estinto dal tribunale). Il tribunale ha “dato ragione” al legale stabilendo che la donna fosse a tutti gli effetti “erede” del marito.
Lei sosteneva di non essere l’unica, citando anche dei fratelli del coniuge deceduto. Ha depositato dei documenti ritenuti insufficienti dalla Cassazione.