Cervinara, assolto dal reato di stalking e violenza privata

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Nel tardo pomeriggio di ieri, dinanzi al Tribunale di Benevento, è terminata l’odissea di B. M., 63enne di Cervinara, accusato di stalking e violenza privata nei confronti dell’ex compagna, B.A., di quasi vent’anni più giovane.

I fatti risalgono al mese di dicembre del 2012 quando, secondo l’assunto accusatorio, B.M., non tollerando la cessazione della relazione amorosa con la donna, dalla quale aveva avuto tre figlie, iniziò a porre in essere una serie di condotte persecutorie, finalizzate ad intimorire l’ex compagna per costringerla a tornare sui suoi passi.

In particolare, oltre ad un centinaio di telefonate minacciose, l’uomo, secondo la ricostruzione dell’accusa, si sarebbe introdotto un pomeriggio nell’abitazione della donna dove, approfittando dell’assenza della ex, avrebbe messo a soqquadro l’intero appartamento, distruggendo quasi tutti i mobili. 

Tutte fandonie, aveva sempre sostenuto in aula il legale del 63enne, l’avvocato Rolando Iorio che, nel corso di una udienza, tenutasi in data 6 Aprile 2017, fu addirittura minacciato di morte in aula da un testimone dell’accusa il quale, avvicinatosi al legale e mimando con la mano una pistola, gli gridò che lo avrebbe sparato in testa.

L’udienza fu prontamente sospesa dal giudice, la Dott.ssa Polito, che denunciò anche il testimone per oltraggio ad un magistrato in udienza.

Ieri pomeriggio il Tribunale di Benevento, nella persona del Giudice Dott. Loffredo, ha assolto B.M. per non aver commesso il fatto. Fondamentali le argomentazioni difensive volte a dimostrare l’assoluta assenza di riscontri a quanto raccontato dalla presunta vittima.

Il Pubblico Ministero, ritenendo al contrario la colpevolezza dell’imputato, aveva chiesto una condanna a 9 mesi di reclusione. B.M. invece è stato assolto con formula piena.