Dai consiglieri comunali del gruppo “Liberamente con Frongillo – versione 2.0” di Montemiletto, Agostino Frongillo, Ermando Zoina, Giuseppina Meola e Simona Ciampi, riceviamo e pubblichiamo.
“La progettazione rappresenta per il gruppo “Liberamente” uno degli strumenti con cui dare risposte concrete ai bisogni del territorio. La partecipazione dei cittadini offre spunti ed elementi tecnico-conoscitivi che consentono di mettere in campo una progettualità capace di proiettare la comunità nel futuro”.
“Durante il nostro mandato amministrativo del quinquennio 2014-2019, questo metodo ci ha consentito di intercettare numerosi finanziamenti, dai fondi regionali POC per il turismo a Scuole Innovative, passando per misure relative a vari settori e funzioni locali, come il micronido e gli impianti di razionalizzazione del sistema fognario. Tutti questi progetti hanno un elemento comune: mettere al centro la comunità di Montemiletto e i suoi bisogni, ascoltarla, renderla protagonista attiva e propositiva.
È questa una doverosa premessa per spiegare quanto di recente accaduto con il “Bando borghi e centri storici”, promosso dal MIBACT, che finanzia attività di rifunzionalizzazione di luoghi di particolare interesse storico-culturale”.
“Come Gruppo consiliare di Opposizione, sollecitati da alcuni cittadini animati dal desiderio di fare qualcosa per il proprio paese, abbiamo lavorato mettendo insieme le idee e trasformandole in un progetto da presentare nell’ambito del bando sopra richiamato. Lo abbiamo intitolato “IN ARTE LA LEONESSA”, dando lustro e uno spazio di primissimo piano al nostro castello”.
“Abbiamo predisposto le schede progettuali e persino una bozza della delibera di giunta per determinare l’adesione del Comune al bando, candidando un progetto dal valore di 1 milione di euro. Abbiamo consegnato tutto il materiale all’attuale Amministrazione affinchè lo valutasse”.
“Tutto ciò, purtroppo, rimarrà solo un’idea su carta, perché la maggioranza ha scelto di non prenderlo in considerazione e di non presentare alcun progetto alternativo”.
“Il nostro lavoro prevedeva un percorso espositivo funzionale ad accogliere anche opere d’arte di indiscusso prestigio, l’acquisto di beni appartenuti alla famiglia Tocco, nobili che hanno segnato la storia di Montemiletto, così da allestire spazi dedicati all’interno del Castello”.
Tutto questo è stato negato al nostro paese e alla nostra comunità, ma anche a turisti, visitatori e curiosi di ogni latitudine. Il progetto prevedeva anche forme di incentivo all’artigianato locale, il co-living come volano per l’arte in tutte le sue espressioni. Avevamo lavorato a un incubatore di idee, che poteva diventare una realtà importante, sia dal punto di vista culturale sia economico, che avrebbe acceso i riflettori nazionali sul nostro territorio.
Purtroppo, la comunità di Montemiletto non potrà più sperare di avere tutto questo né di essere protagonista. Il motivo è da ricercare esclusivamente in una non volontà dell’Amministrazione comunale, che ha scelto di non candidare “In Arte La Leonessa” né qualsiasi altro progetto.
Non riusciamo a comprendere la ragione di una simile decisione.
Hanno chiesto collaborazione sin dal primo momento successivo alle elezioni. Lo hanno chiesto anche nel corso dell’ultimo Consiglio comunale (5 giugno 2020). Noi abbiamo svolto il nostro ruolo di Opposizione con educazione e rispetto dei ruoli, con la giusta determinazione e fermezza per evidenziare le mancanze e le decisioni non condivise”.
“Sul bando del MIBACT pensavamo vi fosse indiscussa e indiscutibile unione di intenti, si potesse lavorare insieme, vi fosse accordo anche tra chi si fronteggia nella dialettica consiliare. Hanno immotivamente scelto di non accogliere la nostra proposta. Diciamo che non vi è alcuna motivazione logica, perché non abbiamo conoscenza di altro progetto presentato dall’Ente. Avrebbero anche potuto modificare la nostra idea progettuale, perché l’abbiamo consegnata in tempo utile per integrarla, migliorarla o cambiarla. Si è persa un’occasione: non semplicemente la possibilità di ottenere il finanziamento di un’opera cruciale per gli anni futuri, ma anche la possibilità di rasserenare i rapporti tra gruppi consiliari, dando ascolto ai cittadini. L’attuale gruppo di maggioranza ha svelato un modus operandi che crea danni con il non fare e che non ha l’umiltà di accettare sostegno, aiuto e suggerimenti”.
“Al danno sin qui descritto si aggiunge la beffa, in Consiglio comunale il prossimo 15 luglio, con una mozione presentata da un consigliere di maggioranza (fattispecie molto peculiare questa, in quanto, di solito, la mozione è strumento delle minoranze), si discuterà una proposta per l’approvazione della nostra scheda progettuale in commento. È troppo tardi! È una discussione postuma, in quanto il termine per aderire al bando è ampiamente scaduto. È una discussione postuma che offende la dignità di un intero paese. In conclusione, possiamo dire che questa Amministrazione è il peggiore male che la comunità potesse ricevere”.