Tensione a Mondragone, 43 positivi. De Luca sul posto: “Le palazzine vanno blindate”

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De Luca al Centro per l'Impiego

Momenti di tensione oggi pomeriggio a Mondragone davanti ai palazzi ex Cirio, la zona messa in quarantena dalla regione Campania dopo lo scoppio, nei giorni scorsi, di un focolaio di Covid-19.

Un gruppo di persone ha protestato davanti ai blocchi che delimitano l’area. Qualche momento di agitazione c’è stato quando la polizia ha allontanato diverse cittadini dalla zona. Nel primo pomeriggio, invece, un gruppo di persone ha violato il cordone sanitario istituito davanti ai palazzi e si è riversata in strada per protestare.

Intanto il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, che questa mattina ha chiesto e ottenuto (già da questa sera), l’invio dell’esercito in zona, si è recato sul posto dove ha incontrato i responsabili dell’ordine pubblico per fare il punto sulla situazione. L’unità di crisi regionale ha confermato che su 727 tamponi effettuati da sabato 20 giugno, ad oggi, 43 sono risultati positivi.

“I casi sono stati riscontrati in 5 palazzine di cui 4 occupate da bulgari e una da senzatetto italiani – spiega il governatore al Tgr Campania – vanno tenute in isolamento rigoroso ma serve responsabilità e collaborazione da parte dei cittadini. Se si protesta il problema si aggrava e si rischia di mettere in quarantena l’intera città. Per questo le palazzine vanno blindate per 15 giorni anche con l’ausilio di esercito, carabinieri e polizia. Ci sono state 4 o 5 persone scappate che sono arrivate nella Piana del Sele. Non deve succedere mai piu'”.