Montella – Sostanzialmente dimenticato per tanti anni, dal punto di vista postale finora Giovanni Palatucci ha raccolto almeno due annulli, uno usato a Campagna (Salerno) il 10 febbraio 2005 ed il secondo a Pesaro sabato scorso per la festa della Polizia. E poi c’è il francobollo: uscirà il 29 maggio, per il centenario dalla nascita. Propone la figura e la firma del questore, quell’autografo che permise a tanti sventurati di salvarsi. “Giovanni Palatucci -ricordano dal Comitato omonimo, che ha sede proprio a Campagna – partecipò al 14° corso di Polizia e fu inviato a Genova come vicecommissario di Ps. Dal novembre 1937, quando fu assegnato all’ufficio stranieri della Questura di Fiume, si prodigò nell’aiutare migliaia di perseguitati, specie ebrei, assicurando permessi speciali, azioni di depistaggio, la fuga all’estero e l’instradamento nei centri italiani meno esposti alle leggi razziali. Come al campo per internati civili di guerra ubicato a Campagna, dove era vescovo suo zio, monsignor Giuseppe Maria Palatucci. In tal modo, il martire testimoniò gli ideali in cui fermamente credeva; vi restò fedele fino ad essere deportato nel campo di sterminio di Dachau (dove divenne il numero di matricola 117.826) e, a soli 36 anni, compì il suo olocausto. Nel 1995 il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro gli ha conferito la medaglia d’oro al merito civile, mentre la Chiesa cattolica lo considera venerabile. Da parte sua, Israele lo ha proclamato “giusto fra le nazioni”. Dal costo di 60 centesimi, la carta valore verrà suggellata dall’obliterazione fdc al paese natale, Montella. Un altro manuale sarà contemporaneamente impiegato a Campagna.
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