Movida, l’esposto della minoranza a Prefetto e Procuratore: “Verificare gli estremi di epidemia colposa”

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Alpi – E’ durato più di un’ora il colloquio tra i consiglieri comunali Avellino di minoranza ed il prefetto Paola Spena. All’uscita, l’opposizione sembrava abbastanza soddisfatta dell’andamento dell’incontro. “Ci ha ascoltato attentamente – afferma Ettore Iacovacci – . Noi le abbiamo esposto diverse situazioni, le abbiamo riferito che, per noi, è diventato difficile esercitare il ruolo di consiglieri comunali. In ultimo, abbiamo parlato di quello che è accaduto sabato sera”.

Il massimo rappresentante di Governo, ovviamente, non si è sbilanciato sull’episodio della “movida di Festa”, non avendo ancora del tutto chiaro il quadro della situazione. Appare chiaro che preferisce attendere gli esiti delle attività investigative delle forze dell’ordine. Sulla vicenda starebbe lavorando la Digos di Avellino guidata dal vicequestore Francesco Cutolo. La Spena, ad ogni modo, chiederà conto al sindaco dell’accaduto.

“Il Prefetto ovviamente era pefettamente a conoscenza di tutto ciò che è accaduto sabato sera”, dice Preziosi: “Con noi è stato sempre molto corretto, ora attendiamo anche una risposta rispetto al nostro esposto. Il sindaco si è fatto prendere la mano, ormai è noto a tutti. Non ha fatto rispettare la salute pubblica. Il Prefetto valuterà gli atti e poi deciderà se prendere o meno dei provvedimenti. Noi ci teniamo a dire che le colpe non devono ricadere sulle forze dell’ordine. Ha sbagliato il sindaco, non le forze di polizia”.

“Festa avrebbe dovuto chiamare subito le forze dell’ordine, non sappiamo se lo ha fatto dopo”, dice Cipriano. “Non ha sciolto niente, non ha sciolto la movida”, sostiene Nicola Giordano. “La maxi isola pedonale è stato un flop, è probabile che la decisione del sindaco venga messa in discussione dal comitato per l’ordine pubblico”, aggiunge ancora Luca Cipriano.

I consiglieri comunali di minoranza, tranne Amalio Santoro, hanno firmato un esposto che è stato consegnato in Procura e non solo. Nel documento si chiede “se siano ravvisabili reati nei comportamenti del sindaco”. Inoltre, “all’esito dell’identificazione delle persone presenti in strada ad Avellino in via De Concilii nella notte di sabato 30 maggio, intorno alle 23, accertare l’eventuale loro positività al virus Covid-19 e, in caso positivo, la sussitenza degli estremi del reato di epidemia colposa”.

I consiglieri comunali chiedono anche lo scioglimento del consiglio comunale.