Truffa al Fondo Agricolo Europeo: riceveva aiuti per ditte fantasma

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È stata scoperta a Montella una truffa finalizzata all’indebita percezione di fondi comunitari. Le indagini hanno visto impegnati gli uomini della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi, agli ordini del tenente Massimo Devito, che sono giunti all’individuazione di un articolato meccanismo per l’indebita percezione di contributi comunitari posto in essere dal titolare di un’azienda agricola dell’Alta Irpinia esercente l’attività di allevamento di bovini e di produzione di latte e derivati. L’articolata attività investigativa, supportata da specifica conoscenza del particolare contesto normativo, ha permesso alla Fiamme Gialle di rilevare come diversi appezzamenti di terreni privati e demaniali in Irpinia (ma anche nella limitrofa Puglia) fossero stati presi a base dall’imprenditore agricolo per ottenere indebitamente ingenti finanziamenti dell’Unione Europea.
Attraverso l’utilizzo di autocertificazioni e di contratti di fitto il responsabile dell’attività, identificato in C.D. 51enne, ha fittiziamente mostrato di avere la disponibilità di terreni adibiti a pascolo per ottenere specifici aiuti economici in virtù di pubblici finanziamenti. Si tratta, nel caso specifico, dei benefici del cosiddetto “regime unico di pagamento” (disciplinato dal Regolamento CEE nr. 1782/2003) con relativa “domanda di adesione all’indennità compensativa” a carico del F.E.A.R.S. – Fondo europeo Agricolo per lo sviluppo Rurale, lo speciale strumento di sostegno previsto per le zone montane svantaggiate (oggetto del Regolamento CEE nr. 75/268/CEE Sviluppo Rurale”). Le indagini, basate su assunzione di informazioni, acquisizione di documenti, accertamenti presso uffici della Pubblica Amministrazione e controlli incrociati tramite altri reparti del Corpo, hanno consentito di mettere in luce la falsità ideologica della documentazione prodotta dall’agricoltore a corredo delle diverse richieste di pagamento formulate per il tramite della Sezione di Avellino della Confederazione Italiana degli Agricoltori.
Gli accertamenti, coordinati dal Procuratore Capo della Repubblica Antonio Guerriero, hanno portato alla luce un articolato meccanismo fraudolento che è risultato aver avuto inizio nell’anno 2004 e che ha consentito al responsabile di percepire nell’ultimo quadriennio contributi per un ammontare complessivo superiore ai 110mila euro: al termine dell’attività di servizio l’imprenditore agricolo è stato deferito all’autorità giudiziaria di Sant’Angelo dei Lombardi in quanto responsabile di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e di falsità in scrittura privata. A completamento dell’attività eseguita, previo nulla-osta dell’A.G. inquirente, i militari operanti hanno avviato l’approfondimento dei dati acquisiti per le conseguenti comunicazioni agli organi competenti (Ministero delle politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Regione Campania, A.G.E.A. – Agenzia per le erogazioni in Agricoltura) nonché alla contestazione delle scaturenti rilievi amministrativi previsti dalla normativa vigente onde avviare le procedure di recupero di quanto indebitamente percepito oltre alla sospensione di eventuali contributi ancora in corso di assegnazione.

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