Caso Villa Margherita, il SILC Benevento: “Tutelare il personale sanitario”

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Caso “Villa Margherita” a Benevento, la nota del Sindacato Italiano Lavoratori Confederati (SILC), sezione di Benevento:

“La nostra organizzazione sindacale è molto preoccupata per il nuovo scenario che si apre nel mondo della sanità privata. Le nostre istituzioni ed il mondo dell’imprenditoria sanitaria privata hanno raggiunto un accordo
in base al quale le cliniche accreditate entreranno in campo nella gestione dell’emergenza Covid-19, con alcuni posti dedicati ai pazienti positivi ed altri ad attività chirurgiche e specialistiche, fino ad oggi di pertinenza pubblica.

Per questi motivi, nei prossimi giorni ci sarà un riordino e una riorganizzazione considerevole rispetto alle degenze delle cliniche accreditate. Appare ovvio che sotto il profilo dell’assistenza e del supporto di validi professionisti di cui il mondo della sanità privata è ricco, siamo pienamente soddisfatti e non possiamo che ringraziare coloro i quali danno il loro contributo con abnegazione e sacrificio.

Tuttavia, le cronache di questi giorni ci fanno riflettere rispetto alla prontezza e alla preparazione del nostro territorio nell’affrontare situazioni di emergenza sanitaria, poiché spesso soggette ad affanno a causa dei tagli del personale sanitario e della riduzione dei posti letto disponibili avvenuta negli ultimi anni. E’ notizia delle ultime ore che alcuni dipendenti della clinica di riabilitazione Villa Margherita, sita in Contrada Piano Cappelle Benevento, siano stati precettati e obbligati a lavorare per 48 ore di fila senza mai andare a casa.

Per capire meglio l’accaduto bisogna tornare indietro nel tempo di circa 15 giorni, quando pare che si sia individuato un sospetto caso Covid-19 tra i degenti della clinica. Anche se la clinica si è attivata prontamente insieme alle autorità sanitarie locali, attivando tutte le adeguate procedure relative al caso, purtroppo ad oggi sono stati individuati circa 53 tamponi positivi tra dipendenti e degenti rispetto agli 80 effettuati.

La Direzione Sanitaria della clinica Villa Margherita ha messo in campo ogni tipo di richiesta nel reperire personale sanitario per permettere a quello precettato di poter tornare a casa, ma solo dopo due giorni è stato possibile sostituirlo. Inoltre, ci giunge notizia che i dipendenti della clinica non hanno a disposizione i Dpi necessari all’assistenza nei confronti di quei pazienti risultati positivi.

Per tali motivi, come si può pretendere di gestire una situazione di emergenza simile e tutelare la salute degli altri se prima di tutto non si tutela e protegge chi lavora? Si chiede, pertanto, che il livello di guardia e l’attenzione, nelle strutture sanitarie sia pubbliche che private, venga intensificato al massimo attraverso controlli da parte degli organi competenti per garantire la tutela dei pazienti e del personale sanitario.

A tal proposito, il nostro ringraziamento va al sindaco di Benevento Clemente Mastella per la vicinanza mostrata nei confronti della popolazione, all’Asl di Benevento per la tempestività con la quale ha gestito il caso della clinica Villa Margherita e al Prefetto di Benevento che, con nota del 28 marzo 2020, chiede ai responsabili delle strutture sanitarie pubbliche e private di intensificare i controlli ponendo l’attenzione sulla distribuzione di dispositivi di protezione individuali e sulla sanificazione continua degli ambienti lavorativi.

E’ nostra intenzione restare al fianco dei lavoratori e delle istituzioni, vigilando in tutte le strutture sanitarie, dove gli operatori continuano con abnegazione a dare il loro contributo anche a costo della propria vita. E sia ben chiaro: nessuno potrà portare in un’aula di tribunale il virus, ma il discorso cambia completamente se ci dovessero essere responsabilità in termini di negligenza, colpa, imperizia o ritardi di qualsiasi genere per quanto concerne la tutela dei pazienti e degli operatori della sanità”.