Rifiuti: D’Ercole, Ronghi e Florino, interrogativi che scottano

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Regione – “Rifiuti: chi blocca le comunicazioni giudiziarie?”. E’ questo l’interrogativo provocatorio emerso al termine della conferenza organizzata dal gruppo regionale di Alleanza Nazionale ed alla quale hanno partecipato il presidente del gruppo Francesco D’Ercole, il vicepresidente del Consiglio Regionale della Campania, Salvatore Ronghi ed il senatore Michele Florino, componente della parlamentare antimafia del Senato. “Quello che oggi sta emergendo – ha dichiarato D’Ercole – non è altro che la conferma di quanto noi stiamo denunciando sin da 2001. Solo che, dopo tanto insistere, il governo ha deciso di vederci chiaro ed ha inviato un ispettore a verificare documenti e carte del commissariato straordinario. La relazione del dott. Monsurrò rileva – cosa da noi più volte denunciata – che sono state richieste numerosissime consulenze esterne, con uno sperpero di centinaia di migliaia di consulenza. Si è fatta così luce su un’intrigata situazione fatta di sprechi e ‘spese straordinarie’ e non solo”. Per carità, noi non contestiamo né le consulenze in se e neanche l’importo, ma ne mettiamo in discussione la legittimità alla luce dei risultati conseguiti. In pratica 3.200 miliardi di vecchie lire, finiti nel nulla”. “E ce lo chiediamo – ha detto Florino – oggi più di ieri, dal momento che le denunce non sono più di parte, ma sono di organi stessi dello Stato. Mi riferisco a Catenacci che – come ha sottolineato nell’audizione parlamentare – ha sempre denunciato le illegalità alla Magistratura, sottolineando, inoltre, che i fatti denunciati in precedenza dal sottoscritto, erano molto meno numerosi di quelli effettivamente verificatisi, e dall’ispettore ministeriale Monsurrò che nella sua relazione ha messo l’accento su tutti i ‘misfatti’ posti in essere”. “Ma Catenacci – ha detto ancora Florino – ha anche denunciato che rifiuti pericolosi venivano regolarmente sversati in cave e siti di stoccaggio con notevole danni ambientali e pericoli per la salute dei cittadini”.

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