“Taglio vitalizi e parlamentari due pietre miliari. Regionali? E’ lo stesso Pd a interrogarsi su De Luca, superiamo gli steccati per offrire qualcosa di meglio”. Parla il Sottosegretario Sibilia

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Renato Spiniello – “Sabato non scenderà in piazza solo il Movimento 5 Stelle, ma tutti i cittadini che lottano contro le ingiustizie che da sempre pervadono il nostro Paese. Una di questa è senza dubbio la casta che percepisce i vitalizi, un’aggiunta alla loro pensione lavorativa pur non avendo versato i contributi sufficienti. Il paradosso è che c’è chi li ha versati per vent’anni e percepisce 7/800 euro al mese di pensione e chi, invece, porta a casa 2/3mila euro solo per esser rimasto seduto una settimana in Parlamento”.

Carlo Sibilia

Il Sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia lancia la manifestazione di sabato 15 febbraio in piazza San Silvestro a Roma per dire “no” al tentativo di reintrodurre quello che per il Movimento 5 Stelle è un privilegio inaccettabile. “Non si tratta di un tema solo del M5s – sottolinea il rappresentante di Governo – per questo mi sento di invitare tutti i leader politici, da Matteo Salvini a Silvio Berlusconi passando per Giorgia Meloni, a salire su quel palco. Ci dicano che visione politica hanno e che indirizzo intendono dare al Paese, perché su un tema di tale importanza occorre remare tutti nella stessa direzione. Poi se qualcuno è a favore di quest’orrenda ingiustizia abbia almeno l’onestà di dirlo, il palco è a loro disposizione”.

Oltre alla manifestazione di sabato, i pentastellati si preparano anche al referendum confermativo del prossimo 29 marzo. Si voterà per confermare o meno l’iter legislativo stilato dalla riforma Fraccaro, che prevede di tagliare 345 poltrone cambiando il rapporto numerico di rappresentanza sia al Senato che alla Camera. Votando Sì i cittadini sceglieranno di approvare la legge che taglia i parlamentari di 345 unità, portandoli a 600. Votando No si lascerà tutto come adesso e si continueranno ad avere 945 parlamentari.

“Non solo tagli radicali ai costi della politica: i cittadini ci hanno chiesto di sburocratizzare e di rendere più rapida ed efficiente l’azione legislativa – spiega Sibilia – e l’iter della riforma costituzionale va proprio in questa direzione. Noto purtroppo che spesso i leader politici, anche alcuni che compongono l’attuale maggioranza, preferiscano parlare di altro, come per esempio della prescrizione. Viene da pensare che sia una maniera becera di sviare l’attenzione su questa riforma che per noi è da sempre una pietra miliare. Sono sicuro che dopo il 29 marzo ci sarà un punto di svolta e che tutti i parlamentari svolgeranno il loro lavoro in maniera più ordinata e costruttiva, considerato che non ci saranno più poltrone assicurate”.

Meno poltrone ma non certo a discapito della rappresentanza, prosegue il deputato del M5s: “Il numero dei parlamentari fu determinato ancor prima degli anni ’70, ovvero di quando sono state create le Regioni per dar voce alle aree interne. La rappresentanza di queste zone non mancherà in Parlamento: piuttosto ritengo che la voce di quelle realtà debba essere ascoltata anche ad altri livelli. Per fare un esempio, vale la pena di ricordare che nell’emiciclo di Palazzo Santa Lucia da dieci anni manca un po’ quella irpina. ”.

A proposito di Campania, subito dopo il referendum (tra maggio/ giugno), come anche in Puglia, Liguria, Marche, Toscana e Veneto, si ritornerà alle urne per rinnovare i rispettivi Consigli Regionali. Sulla piattaforma Rousseau, com’è consuetudine per i pentastellati, sono partite la Regionarie affinché gli iscritti scelgano la squadra che li rappresenterà nel listino. “Un grande esercizio di democrazia partecipativa – scandisce Sibilia – ovviamente tengo a precisare che non ci sono candidati di uno o dell’altro parlamentare, come scrive qualcuno o sento in giro: chiunque può candidarsi e gli iscritti voteranno com’è consuetudine in assoluta libertà”.

Oltre alla corsa sulla piattaforma, c’è un tema più politico che riguarda le eventuali alleanze, su tutte quella con il Partito Democratico. “Restiamo una forza post ideologica – precisa il Sottosegretario – tuttavia vogliamo dare il meglio alla Regione Campania e per questo si sta ragionando per superare certi recinti ideologici. Ci sono temi non toccati dal governo regionale, come il welfare, il lavoro o la gestione virtuosa di sanità e rifiuti. Noi non vogliamo parlare di convenienze ma siamo convinti di poter trovare personalità migliori che risolvano i problemi dei campani”.

Il nome più caldo, in quest’ottica, resta quello dell’attuale Ministro all’Ambiente Sergio Costa: “Una persona che stimo tantissimo e con la quale ho lavorato su tematiche importanti come la gestione dei rifiuti – precisa Sibilia – l’obiettivo resta quello di non chiudersi in steccati ideologici e offrire qualcosa di meglio rispetto quanto visto finora”.

La bocciatura, ovviamente, è per l’operato del governatore uscente Vincenzo De Luca: “Non giudico la persona, ma il lavoro svolto. D’altronde è lo stesso Pd a interrogarsi sulla sua figura. Se c’è la possibilità, e io la vedo all’orizzonte, di migliorare l’attuale offerta politica, non vedo perché non coglierne l’opportunità”.