Alfredo Picariello – Oggi la “prova di forza” l’hanno vinta loro, i commercianti ambulanti, anche se sindaco e amministrazione sono decisi ad andare avanti per la propria strada. Ma il dato forte della mattinata è che gli esercenti, al momento, sono uniti e compatti. Pronti a non mollare. Manifestazione di piazza doveva essere e manifestazione di piazza è stata, nonostante l’apertura di ieri del primo cittadino che, di comune accordo con il resto della giunta e con i vigili urbani, aveva messo a disposizione l’area di Valle per lo svolgimento del bisettimanale, almeno per coloro che hanno deciso di mettersi in regola con il pagamento di Tari e Tosap.
Ma a Valle, stamattina, non ci è andato nessuno. Tutti a protestare. Il raduno è iniziato intorno alle 9. A Campetto Santa Rita gli esercenti si sono ritrovati alla spicciolata. Poi, poco prima delle 10, quando il numero è cominciato a salire, si sono tutti diretti verso Piazza del Popolo, sede del Comune. Nessun corteo, non era stato autorizzato, anche se alla fine di Piazza Libertà, è poi divenuto tale per alcuni momenti.
Guardati a vista dalla Polizia, alcuni esercenti hanno tirato fuori gli striscioni e hanno cominciato ad urlare: “Il mercato non si tocca”. Bloccati in tutta fretta, la manifestazione è diventata tale in Piazza del Popolo. Tra i 150 e 200 i commercianti presenti. Qui è cominciato un lungo “tira e molla” tra gli ambulanti, rappresentati dall’associazione Imprendiori Irpini che fa capo a Confesercenti, ed il vicesindaco Laura Nargi, la quale telefonicamente comunicava ad Antonello Tarantino le decisioni di Festa. Il quale, in pratica, avrebbe voluto dapprima incontrare una delegazione di commercianti e poi, successivamente, i sindacati e le associazioni che li rappresentano.
C’è stato un rifiuto da parte della Piazza: o tutti insieme o niente. E così il corteo si è diretto verso la Prefettura. In piazza Libertà, i momenti più tesi della mattinata, visto che alcuni commercianti, sedendosi a terra, hanno bloccato il traffico per almeno dieci minuti.
Le grida contro il sindaco sono stati il leit motiv. “Sarà una guerra”, urla una commerciante di Sarno, provincia di Salerno. “Basta con la parola ambulanti, noi siamo operai a tutti gli effetti”, grida un altro commerciante. Il primo cittadino è finito nel mirino perché non li ha voluti ascoltare.
Una volta sotto Palazzo di Governo, una delegazione è salita dal Prefetto. Al termine, le dichiarazioni di Giuseppe Innocente: “E’ stato un incontro improduttivo, impugneremo gli atti del sindaco”. In poche parole, tra oggi e domani i commercianti faranno ricorso al Tar, sperando in una sospensiva della decisione del sindaco di sospendere il mercato. “Siamo arrabbiati ed anche molto, ma speriamo ancora in una soluzione pacifica della questione”.
[…] sindaco di Avellino, Gianluca Festa, non ci sta e convoca ad horas la stampa per dire la sua sulla querelle-mercato, proprio quando gli ambulanti sono ancora a Palazzo di Governo, a parlare con il […]
[…] sindaco di Avellino, Gianluca Festa, non ci sta e convoca ad horas la stampa per dire la sua sulla querelle-mercato, proprio quando gli ambulanti sono ancora a Palazzo di Governo, a parlare con il […]
[…] – Cori, proteste, urla, sit in improvvisati. Una manifestazione pacifica, quella degli ambulanti del mercato bisettimanale di Avellino, che ha fatto comunque registrare […]
Comments are closed.