Turismo, al via la promozione 2.0 del territorio. Cagnazzo: “L’Irpinia in rete un modello per tutta la Campania”

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Donatella Cagnazzo

Alfredo Picariello – Carabiniere “mancato”, come ha rivelato lei stessa un po’ di tempo fa. Dopo un’esperienza in banca, ha deciso di dedicarsi a tempo pieno al turismo, al marketing, alla comunicazione, acquisendo una grande competenza prima come delegata al Turismo in Confindustria Caserta, poi come capo delegazione del Fai casertano e vicepresidente regionale di Aidda, l’associazione delle donne imprenditrici e dirigenti aziendali. Donatella Cagnazzo è, da questa mattina, il Presidente della “Fondazione Sistema Irpinia”, fortemente voluta dal numero uno di Palazzo Caracciolo, che nasce per promuovere le eccellenze, le mete, il soggiorno in provincia di Avellino.

“Si tratta di una sfida importante per l’Irpinia”, commenta. “Una sfida utile a mettere a sistema tutto il territorio della provincia di Avellino. E’ un progetto molto illuminato, in cui credo molto, per questo ringrazio il Presidente Biancardi sia per l’idea che ha avuto, sia per avermi scelto alla guida. Ci sono tanti progetti da mettere a sistema, non solo uno. E’ certamente molto complesso, ma credo che, anche grazie alla mia esperienza ultraventennale nel settore, si possano fare cose molto belle ed utili. La prima cosa da fare è la digitalizzione del territorio. Metteremo in rete tutto quello che l’Irpinia offre: dalla piccola biblioteca a tutto il resto”.

Insomma, parte da questa mattina la sfida 2.0 del turismo in Irpinia. “La digitalizzazione – prosegue Cagnazzo – è utile anche a tenere tutto sotto controllo. Ovviamente, tra i capisaldi, ci sarà la promozione dell’enogastronomia irpina che è un’eccellenza non solo campana, ma italiana”. La mancanza di infrastrutture e di strutture di ospitalità sembra non spaventarla più di tanto. “Saremo molto aiutati dalla digitalizzione. Anzi, sono certa che l’Irpinia sarà un modello per tutte le altre province campane. Non credo che, sotto il punto di vista delle infrastrutture, le altre province siano messe meglio. Faremo da apripista verso un nuovo modello di promozione turistica. Il fatto che io non sia irpina – sottolinea – non è un gap ma un vantaggio, perché potrò decidere più liberamente proprio perché non sono legata alla politica e non sono legata a logiche territoriali”.

Infine, un appello ai sindaci: “Dovremo costituire i distretti e gli ambiti, i sindaci non potranno più ragionare con logiche settarie o di campanile. Li riuniremo tutti intorno ad un tavolo, perché per forza di cose dovranno fare sistema”.

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