Erano le 3.40 del mattino quando uno squillo ha allertato la sezione operativa vigili del fuoco di Avellino. È bastato un secondo a mettere in moto la macchina della solidarietà: Giovanni Molinario e i suoi uomini – Gerardo Fucile, Pellegrino Iandolo, Angelo Picariello, Daniele Testa, Sirio Iandolo, Carmine Marinelli, Daniele Nurchis, Claudio Ortoni – sono partiti con 4 mezzi alla volta de L’Aquila.
Immediatamente dopo li hanno raggiunti con mezzi speciali di movimento terra e fotoelettrica Michele De Vito, Maurizio Villano, Arcangelo Picariello, Gaspare Rosato.
Al comando è stato anche chiesto l’intervento di un’ulteriore nucleo speciale, speleo alpino fluviale, rappresentato da Giuseppe Nutile.
È così che ha avuto inizio la ‘missione’ degli angeli rossi irpini, tra le migliaia che ancora oggi in terra d’Abruzzo tendono una mano a chi ha perso ogni speranza.
I caschi rossi irpini sono stati inviati a soccorrere la popolazione della frazione di Onna, una tra le piu’ colpite dal sisma. Ai loro occhi subito è apparso un quadro desolante: quello della devastazione, della desolazione, della forza della natura che quando si abbatte sull’uomo ne segna inesorabilmente il destino.
Richiamati dalle grida di due genitori hanno iniziato a scavare in un’abitazione crollata sotto le cui macerie era rimasta imprigionata una ragazzina di 15 anni. Molte le difficoltà, altrettanta la forza e la determinazione. Sei ore di duro lavoro che purtroppo non hanno dato i frutti sperati: il corpo della ragazza era esanime.
L’unico barlume di speranza era riposto nella sorella 26enne, ancora dispersa insieme al fidanzato con cui conviveva. Speranzosi di poter tirare vivi i due ragazzi i vigili del fuoco hanno dato inizio all’opera di scavo. Ricerche incessanti, animate dalla sola forza di restituire ad una famiglia una gioia insperata. Ma anche in questo caso l’esito è stato amaro: i due ragazzi sono stati trovati privi di vita, abbracciati.
Drammi che si intrecciano, speranze infrante che non hanno tolto la grinta agli angeli rossi irpini che hanno continuato a scavare giorno e notte alla ricerca di un alito di vita. Ma il bilancio delle ricerche ha restituito altri 5 cadaveri. Dopo due giorni di estenuanti operazioni di scavo, i vigili del fuoco sono stati assegnati al soccorso alle persone, per aiutarle a recuperare ciò che di personale era rimasto tra le macerie delle case.
Redazione Irpinia
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