Ciarcia scuote i Comuni: “Basta lamentarsi, il problema Alto Calore è di tutti”. A breve incontro con il Governo

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Alto Calore

Alpi – “I sindaci sanno solo lamentarsi. Non hanno capito che il problema Alto Calore è anche loro”. Michelangelo Ciarcia, l’amministratore unico della società di Corso Europa, non ha peli sulla lingua. La carenza di acqua s’intreccia, a filo doppio, ad una partita necessariamente politica, tutta da giocare. “Invece di inveire contro l’Alto Calore, devono avere il coraggio di affrontare la soluzione. E’ arrivato il tempi di dire al Governo che servono finanziamenti straordinari per la messa a nuovo delle reti. Invece di farci la guerra, dovremmo andare tutti insieme a Roma e chiedere queste cose”.

Sul tavolo dell’Alto Calore ci sono due questioni urgenti: la carenza di acqua ed il futuro, denso di ombre grigie, se non addirittura nere. L’elezione di Michele Vignola all’Eic può essere un passo in avanti. “Le cose sono molto chiare, mi attendo da Vignola una mano importante, perché tutto passa attraverso l’Eic. All’Alto Calore servono ulteriori finanziamenti, 54 milioni sono ben poca cosa sui 6mila km di reti che gestiamo. I finanziamenti ne coprono a stento il 10%”.

L’interlocuzione con il Governo, intanto, va avanti. “A metà novembre avrò un incontro a Napoli con il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. Lei è a conoscenza dei problemi dell’Alto Calore, chiederò una mano all’esecutivo Conte perché al recente tavolo istituzionale con Cassa Depositi e Prestiti, ho capito che ci sono delle possibilità per salvare la società”.