Elezioni regionali: via alla grande corsa per palazzo Santa Lucia

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di Michele De Leo – La grande volata per le prossime elezioni regionali ha preso il via. Senza annunci eclatanti, senza movimenti ufficiali, ma con sempre più frequenti contatti, colloqui, telefonate. In tanti, tra gli uscenti ma non solo, cercano una candidatura che possa essere più o meno sicura. Non è una questione di posizione ma, piuttosto, di partiti e coalizioni. L’elezione al parlamentino di palazzo Santa Lucia passa attraverso un consenso personale importante: l’elettore deve non solo votare il simbolo del partito, ma scrivere il nome del candidato. Ecco, dunque, che si prova a guardare alle coalizioni che saranno, anche e soprattutto per fare due conti e cercare di comprendere il percorso migliore – in termini di voti – da seguire per tentare il grande salto. Il quadro, però, appare tutt’altro che chiaro. Oggi è, infatti, complicato immaginare le coalizioni che si andranno a formare e, ancor più, i candidati per la carica di Governatore. Se, da un lato, appare pressoché scontata la candidatura del Presidente uscente Vincenzo De Luca ma è impossibile immaginare con quante e quali forze politiche a sostegno, dall’altra c’è un centrodestra che – secondo l’ex consigliere Francesco D’Ercole – è unito ma non è ancora in grado di individuare il candidato per la presidenza della Regione. La confusione maggiore, però, risiede nel centrosinistra: un’eventuale alleanza tra i Cinque Stelle ed il Partito democratico non sarebbe da escludere, anche se è diretta conseguenza – l’impresa è ardua – di tenere in vita l’attuale Governo fino alla prossima primavera. Un eventuale accordo potrebbe risultare indigesto ai seguaci del nuovo partito di Matteo Renzi e sarebbe ben lontano – in questo senso resta da comprendere se si presenterà all’appuntamento elettorale – dal movimento di Carlo Calenda. Ancora in alto mare, poi, il percorso delle altre forze di centrosinistra che, comunque, sono già al lavoro. In questo quadro di grossa incertezza, è quanto meno fuori luogo parlare già di nomi per la corsa ad una poltrona del parlamentino. In tanti si stanno accreditando presso le varie forze politiche ma le caselle saranno riempite non prima del mese di marzo del prossimo anno. Immaginare quel che sarà è come raccontare le numerose ed estenuanti trattative del calciomercato. Ci proviamo più per cominciare a prendere contatto con i tanti pezzi di un puzzle che sarà completato solo all’immediata vigilia della presentazione delle liste. E’ inevitabile che i consiglieri uscenti chiedano con forza la riconferma: dovrebbero essere della partita Rosetta D’Amelio in quota Pd e Vincenzo Alaia con Italia Viva, ma anche Carlo Iannace, Maurizio Petracca e Francesco Todisco. Se, tra i Cinque Stelle – piattaforma Rousseau permettendo – potrebbero esserci l’ex sindaco di Avellino Vincenzo Ciampi e gli ex assessori Maura Sarno e Rita Sciscio, nel centrosinistra c’è l’imbarazzo della scelta e, c’è da giurarci, la lista degli scontenti sarà molto lunga. Una casella – ma siamo certi di essere prontamente smentiti – potrebbe essere richiesta pure dagli ex parlamentari non rieletti Luigi Famiglietti e Valentina Paris che, diversamente, rischierebbero di rimanere fuori dalla politica attiva per troppo tempo con tutte le incognite che deriverebbero dalla legge elettorale necessaria a seguito del provvedimento con il quale è stato votato il taglio dei parlamentari. Nel centrodestra, in quota Forza Italia sarebbe pronto l’ex primo cittadino di Sturno Franco Di Cecilia mentre, per Fratelli d’Italia, il nome di punta potrebbe essere quello di Giovanni D’Ercole. La Lega – anche a seguito le vicende personali che riguardano l’ormai ex portavoce sabino Morano – potrebbe puntare sul sindaco di Cassano Irpino, Salvatore Vecchia.