Irpinia, il boss Clemente Fiore torna libero

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Tribunale Avellino
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di Andrea Fantucchio – Clemente Fiore è un uomo libero. Dopo essere stato per anni considerato un esponente di spicco del clan Pagnozzi. Gruppo criminale caudino capace di imporsi anche a Roma, con forza e ferocia. Il Magistrato di Sorveglianza ha accolto l’istanza dell’avvocato Valeria Verrusio, nonostante l’opposizione del Pm.

Fiore, originario di San Martino Valle Caudina, era sottoposto dal 2011 alla libertà vigilata, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Il cinquantenne era stato condannato all’ergastolo, in primo grado, per l’omicidio di Giuseppe Carlino. Ammazzato a Roma, con colpi d’arma da fuoco, per vendicare la morte del fratello del boss Michele Senese. Per il delitto sono stati condannati, in via definitiva, proprio Senese e Domenico Pagnozzi. Mentre, per Fiore, la Corte d’Appello aveva ribaltato la sentenza di primo grado, assolvendolo e disponendo l’immediata scarcerazione.

Come detto, dal 2011, l’imputato era sottoposto alla libertà vigilata, che ora è stata revocata. Il magistrato di sorveglianza, ha ritenuto cessata la sua pericolosità sociale. Fiore è, perciò, un uomo libero.