Hearth rappresenterà l’Irpinia a Maratea: “Un orgoglio essere tra le 50 migliori startup d’Italia”

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Renato Spiniello – “Per me è un orgoglio rappresentare l’Irpinia all’Heros Prize Competition 2019 di Maratea“. Massimiliano Imbimbo, fondatore dell’ormai conosciutissima startup Hearth, si dice più che soddisfatto di aver portato la sua azienda innovativa tra le 50 migliori d’Italia, l’unica irpina a entrare in questa specifica graduatoria.

Il contest si svolgerà dal 19 al 21 settembre nella mozzafiato location a picco sul mare del Grand Hotel Pianeta Maratea e mette in palio, per la startup vincitrice, un montepremi di 50.000 euro, inclusivo di servizi come mentorship e consulenza per far decollare il progetto grazie alle collaborazioni messe in campo da Heroes meet in Maratea.

L’idea dell’applicazione Hearth, che mette insieme le parole inglesi “cuore” e “terra”, è di sfruttare la geolocalizzaizone e la georeferenziazione su mappa per valorizzare il patrimonio di ricchezze nascoste del nostro territorio. Ma non solo monumenti ed eccellenze, l’app permette di conoscere anche attività commerciali, ricreative e cantine: tutto quello che il territorio ha da offrire ai propri residenti ma soprattutto ai turisti.

Tanti i Comuni e gli Enti che hanno già firmato un protocollo d’intesa per sbarcare sull’applicazione, a cominciare da Avellino esattamente un anno fa, una scelta che ne è valsa il Premio innovazione Smau. “La mia città è stata la prima città a crederci, dimostrando coraggio nel puntare su un giovane senza un grosso background – spiega il fondatore della startup – per me non sarebbe stato lo stesso sviluppare Hearth in un’altra provincia o in un’altra regione. Credo molto in questo territorio e voglio restare qui. Purtroppo – continua Imbimbo – i giovani avellinesi hanno pochi sbocchi verso cui far valere le proprie idee e i propri talenti. Oltre ai bandi Creo e Innovo non c’è molto”.

Hearth, dal canto suo, continua le sue collaborazioni con i Gal campani, i Comuni di Napoli e Caserta, Paestum e il Parco Archeologico, il MibacFerrovie dello Stato e Alilauro, le Province di Avellino e Salerno, il Parco Nazionale del Cilento e tanti altri ancora, grazie anche al supporto delle Università di Salerno e della Federico II. “Non siamo ancora usciti con la versione definitiva perché si sono aggiunte diverse partnership, tra queste Fs che punta molto su di noi per integrare i servizi digitali sui treni – conclude Imbimbo – Ciò da un lato dilunga i tempi di sviluppo per poterci migliorare, dall’altro però ci tiene la spalle ben coperte”.