Cini e il 64esimo circuito ciclistico Città di Avellino. “L’anno prossimo passo la palla, compio 90 anni”

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Giovanni Cini

Alfredo Picariello – Sarà, da organizzatore, il suo ultimo circuito ciclistico “Città di Avellino”. O almeno, così dice. L’anno prossimo spegnerà la sua 90ma candelina. “Voglio starmene un po’ in santa pace”. Lui è Giovanni Cini. Chi non lo conosce. E’ stato l’anima della Misericordia ai tempi del terremoto del 1980, è diventato poi l’anima del circuito. La bicicletta è la sua più grande passione. La “cavalca” ogni giorno, con il freddo e con il sole. Scorazza per Avellino, senza sosta. Ed è senza sosta anche il suo lavoro per l’organizzazione della manifestazione che quest’anno giungerà alla 64^ edizione. Tra mille difficoltà, Cini ce la sta mettendo tutta. Ed il 13 agosto, nonostante tutto, il circuito si farà. Grazie ad un gruppo di amici che sono sempre pronti a sostenerlo, tra cui il delegato provinciale del Coni, Giuseppe Saviano.

Quest’anno Cini ha introdotto due novità. Si partirà, nel pomeriggio, con la 1^ corsa di cicloamatori irpini. Saranno più di cento a “sfidarsi” tra le strade della città. Subito dopo, ci sarà un’azione di sensibilizzazione a favore dei portatori di handicap. Ci sarà una sfilata simbolica di persone in carrozzella, tesa a smuovere le coscienze contro la cattiva abitudine di occupare, troppo spesso, gli scivoli destinati a chi ha problemi.

Infine, spazio al circuito vero e proprio, ovvero la gara tra allievi e dilettanti che, anche quest’anno, richiamerà oltre cento corridoi provenienti da tutta Italia, in particolare da Roma in giù. Lo scenario è sempre lo stesso, il centro di Avellino. Una tradizione che si rinnova, grazie alla tempra di un “toscanaccio” doc che ormai ama Avellino più di ogni altra cosa. Aspettando i suoi “primi” 90 anni e la decisione, si spera, di organizzarne ancora altri, di circuiti.