Ariano – Nuovo banco di prova per l’amministrazione Gambacorta. Ad inizio settimana sarà infatti convocata la conferenza dei capigruppo per stabilire la data della prossima assise comunale. Nelle precedenti sedute, che hanno visto una maggioranza ‘ballerina’ per mano di qualche ‘incomprensione’ interna, proveniente in particolare dalle fila del partito Azzurro, non sono stati esauriti punti importanti per il futuro della città: varianti urbanistiche, acquisizioni al patrimonio comunale, regolamenti e soprattutto la scelta del nuovo difensore civico. Ma il nodo al pettine della coalizione di centrodestra pare ora districato. O comunque, sembra essere stata imboccata la strada del ‘ricongiungimento’. Si chiama ‘verifica amministrativa’ per gli Azzurri del Tricolle: nei giorni scorsi, e probabilmente ulteriori passaggi ci saranno prima del prossimo Consiglio, la maggioranza ha intrapreso, su spinta degli esponenti di Forza Italia, una fase di confronto e analisi del programma elettorale e degli obiettivi amministrativi. In poche parole, per gli Azzurri era necessario riammagliare la coalizione attorno ai punti focali dell’intero discorso amministrativo del centrodestra: il programma, le cose fatte negli ultimi mesi, quelle ancora da portare avanti. Un raffronto serrato, dunque, che ha investito programma e macchina amministrativa, come spiega l’assessore all’Agricoltura, in quota Fi, Generoso Cusano: “Il programma è fattibile solo se c’è una macchina amministrativa che funziona. E per un attimo l’abbiamo vista forse rapportarsi al da farsi con troppa calma. Il nostro obiettivo, pertanto, era proprio quello di darle una ‘scossa’”. E Cusano ribadisce che era proprio questo il fine delle sue “minacce di dimissione”: “Faccio l’assessore perché sono membro di un partito di cui mi reputo uomo. E un partito di maggioranza non può pensarla diversamente. Tuttavia, ci stiamo vedendo e da questo ritrovato confronto ne usciremo più forti di prima”. Ma quali erano i punti da chiarire per gli Azzurri? “Un più efficace raccordo tra gli uffici comunali al fine del raggiungimento di una organicità ottimale; mettere mano da subito al centro storico, agli interventi programmati nell’anno piuttosto che nel triennio; delineare meglio le deleghe tra gli assessori, il rapporto uffici/assessori; stabilire, insomma, un maggiore rispetto dei ruoli. Ma, soprattutto, quello che ci preme è risolvere i problemi della città. Non è un’accusa agli alleati: ma i tempi stringono e bisogna prendere di petto le situazioni. E’ la prima volta che ci troviamo ad amministrare: si parla tanto di programmi elettorali. Ma alla fine, sono tutti uguali. Quello che fa la differenza è il risultato. E il risultato lo crea la voglia di fare”. Dunque, una verifica amministrativa, non politica. D’altronde, la stessa Forza Italia, sul Tricolle, si reputa un partito in buona salute. “Abbiamo da poco sviluppato una categoria giovanile, abbiamo persone che ci sono affianco. Certo, siamo un partito ancora commissariato, ma al di là del coordinamento di un segretario, un partito è tale innanzitutto per i suoi uomini”. E addita invece un centrosinistra che “da più di dieci anni parla, ma senza fatti. La nostra non è una verifica per spartizioni di potere. Ma un confronto amministrativo. Non veniamo da una eredità, il potere ce lo stiamo creando oggi”. Di qui, l’auspicio di una nuova riforma “che ricominci a far contare di più i partiti e la politica”. Infine, qualche ultima battuta sul Difensore civico comunale: “L’opposizione incalza su questa nomina perché crede che il centrodestra si dividerà. Ma non succederà. D’altronde credo che non debba essere una figura necessariamente di colore politico: prima di tutto vengono le competenze”. (Antonietta Miceli)
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