Solofra – Scoperto opificio in appartamento gestito da una cinese

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Continuano i controlli dei militari della stazione dei Carabinieri di Solofra contro il lavoro nero e le inadempienze agli obblighi sulla sicurezza. In seguito ad una ispezione, i militari hanno controllato una ditta individuale di proprietà di una 30enne cinese che si occupa di confezione di capi di vestiario e pelletteria. Gli uomini dell’Arma che hanno proceduto all’ispezione hanno trovato la donna e altri 7 lavoratori cinesi intenti a lavorare all’interno di ciò che non era nulla più di un semplice appartamento per civile abitazione. Insomma, come già accaduto in passato, i militari non hanno trovato quasi nulla a norma. Mancava infatti ogni sorta di documentazione sulla valutazione dei rischi, non era mai stata effettuata alcuna istruzione né formazione al personale sul rischio infortuni e non era mai stato nemmeno designato alcun responsabile in caso di incidenti sul lavoro.
Ma non solo, perché i controlli dei Carabinieri hanno potuto accertare che l’azienda, o meglio l’appartamento, era privo di tutte le previste autorizzazioni sanitarie, non possedeva alcun certificato di agibilità e anche le condizioni igieniche erano del tutto precarie. Per ciò che riguarda invece i lavoratori stranieri trovati nell’azienda, alla titolare è stato fatto obbligo di portare in visione ai Carabinieri, quanto prima, tutti i documenti che dimostrino la loro regolare assunzione. Ad ogni modo, nessuno di essi era irregolare in Italia, ma ciascuno di loro è stato trovato in possesso di regolare permesso di soggiorno. La titolare dell’impresa è stata denunciata a piede libero per i reati e le inadempienze riscontrate, mentre la ditta è stata sottoposta a sequestro penale in attesa delle determinazioni dell’autorità amministrativa e giudiziaria.

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