APPROFONDIMENTO / Non solo alcol, in Irpinia aumentano le malattie sessuali tra i giovani. Il ritorno della sifilide

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Alfredo Picariello – Non solo alcol, purtroppo. Il “pianeta” giovanile irpino è a rischio non soltanto per qualche bicchiere di troppo, così come abbiamo constatato incrociando i dati dell’Ordine dei Medici di Napoli con quelli del Sert di Avellino. Un altro piccolo allarme ci arriva dal Presidente dell’Ordine dei Medici di Avellino, Francesco Sellitto, il quale mette in guardia ed accende i riflettori anche su altri aspetti.

Malattie sessuali

“Negli ultimi tempi”, avverte Sellitto, “c’è un incremento, tra i giovani, delle malattie sessuali trasmissibili. Pensi che personalmente ho diagnosticato dei casi di sifilide. C’è un ritorno di questa malattia che va tenuto sotto controllo. Purtroppo i giovani sottovalutano queste problematiche, durante i rapporti sessuali non utilizzano quasi mai protezioni. Così si va incontro a rischi molto gravi. L’Ordine dei Medici intende collaborare con chiunque per cominiciare a fare dei percorsi di educazione sessuale, soprattutto nelle scuole”.

Abuso di alcol

L’osservatorio da Presidente dell’Ordine dei Medici, conferma quanto scritto da noi: i ragazzi irpini cominciano ad abusare di bevande alcoliche intorno ai 16 anni e non prima come avviene, a quanto pare, a Napoli e nei dintorni. “Per fortuna – afferma Sellitto – in Irpinia ci si avvicina in modo sbagliato all’alcol in età un po’ più avanzata. Certo, non occorre per nulla cantare vittoria, anzi. Soprattutto in città, si assiste a scene un po’ troppo forti: ogni sera, davanti ai bar, si incontrano fiumi di ragazzini  con bicchieri di birra, ed altro, in mano. Sono scene che si ripropongono troppo spesso e fino a notte tarda. Mi chiedo, ma dove sono i genitori? Come fanno a lasciare in giro i loro figli fino a tardi? Credo che occorra dare ai propri figli delle regole, magari anche un po’ più ferree. I casi di intossicazione da alcol si ripetono, ormai, con troppa frequenza”.

A tutta sigaretta

E’ un’altra moda troppo pericolosa. “I ragazzi che cominciano a fumare molto presto sono in aumento – sostiene il Presidente Sellitto -. In questo caso, l’età si abbassa, si inizia a fumare anche prima dei 16 anni. Come per l’alcol, è lo spirito di emulazione a farla da padrone. Chi non beve oppure chi non fuma, viene emarginato dal gruppo. Si beve e si fuma per sentirsi più grandi e per omologarsi a chi già lo fa. Ma, troppe volte, il mix fumo ed alcol può essere molto dannoso”.

Cosa fare

Sellitto sembra non avere dubbi. “Ci sono diverse strade, ma passano tutte per la scuola e le famiglie. Dobbiamo coinvolgere innanzitutto di più i genitori, vanno responsabilizzati loro in primis. Poi, è importantissimo lavorare negli istituti scolastici, a stretto contatto con i ragazzi. L’Ordine dei Medici comincerà un proprio percorso ad ottobre, già abbiamo avuto il via libera da diversi dirigenti scolastici. Sono necessari un ambiente scolastico ed un ambiente familiari solidi e sani”.