La Sinistra – Giusto: “Con questo Governo, l’Irpinia affonderà”

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Da Angelo Giusto, Presidente della Commissione Sanità della Regione Campania, riceviamo e pubblichiamo:

“Il ministro Rotondi durante “GovernoIncontra”, insieme ad una buona squadra di ministri, è stato ospite il mese scorso della provincia di Avellino. Come succede sempre in questi casi non sono mancati annunci, amicizie e scambi di cortesie. Un tentativo più o meno maldestro di trasmettere agli irpini la sensazione di un governo amico. Certamente ogni governo la sua campagna acquisti.

Ciò su cui vorrei riflettere in queste ore sono alcuni fatti che riguardano la vita e il futuro della nostra irpinia, anche dopo le scelte del Governo operate ieri con lo stanziamento di circa 18 miliardi di euro.

Vorrei parlare della crisi Fiat, che lascia sconcerto e preoccupazione per migliaia di famiglie e dei fondi FAS riservati al mezzogiorno e che sono invece utilizzati per buona parte per risolvere la crisi del nord-est. In particolare vorrei far riflettere gli irpini su come un finanziamento di oltre 18 miliardi di euro li esclude da ogni speranza.

Per quanto riguarda la Fiat, l’Irpinia è crocevia del quadrilatero Pomigliano, Pratola, Flumeri e Melfi. Migliaia di lavoratori senza speranza e senza futuro: è nostra la carne che brucia e soffre. Per questo anno e per il prossimo nello stabilimento di Pratola Serra in particolare ci sarà una settimana di lavoro e tre settimane di cassa integrazione. Per due anni, dunque, quattro mesi di lavoro ed otto mesi di cassa. Alla fine del terremoto quali macerie troveremo? L’anno 2008 per FMA di Pratola si è chiuso con una produzione di 170.000 motori in meno. Cosa capiterà dopo gli anni “orribili” 2009-2010? Che ne sarà delle 5000 famiglie che vivono intorno a questo stabilimento?

Sull’altro fronte, il CIPE, il Governo ha scelto il ponte sullo stretto di Messina ed il terzo valico per il porto di Genova tagliando fuori le aree della Campania per il finanziamento dell’alta capacità Napoli-Bari, il corridoio ottavo, e la Lioni-Contursi-Grottaminarda, che erano state individuate come opere prioritarie dal governo Prodi. Il congelamento dell’opera segna sicuramente un passo indietro rispetto all’ammodernamento del Sud: restano fuori dal finanziamento opere strategiche per la Campania ed il Mezzogiorno: innanzitutto l’Alta Capacità ferroviaria fra Napoli e Bari, l’aeroporto internazionale di Grazzanise, la strada a scorrimento veloce Contursi-Lioni-Grottaminarda.

Un pesante schiaffo all’Irpinia. Non ci sto e grido tutta la mia rabbia e la mia indignazione verso queste scelte.

Ma mi chiedo anche: dov’è la classe dirigente del Sud? Perché il Pd tace o acconsente? Perché gli eletti del Popolo delle Libertà di questa terra aderiscono silenziosi a questo scempio? È triste registrare che non si alza più una voce in difesa di queste aree, che non si indigna più nessuno. Se qualcuno esiste è tempo che si faccia sentire. Come si vede c’è poco da rimanere allegri, le risorse non mancherebbero per il rilancio del Sud, basterebbe solo restituire al Mezzogiorno i fondi sottratti.

Il Mezzogiorno muore e scompare nell’indifferenza di un Parlamento, che privo di una rappresentanza della sinistra, si dimostra ancora più debole del passato.

È giunto il tempo per il centrosinistra di chiudere la lunga stagione degli errori e della stupidità, è tempo di smettere questa guerra interna al nostro campo, cessi il fuoco amico, ed almeno in questa campagna elettorale si trovi la forza ed il coraggio di combattere insieme sapendo che il nemico è proprio questo governo”.

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