La beffa in curva è servita: settore scoperto, parcheggio lontano e pioggia

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di Claudio De Vito – Sono stati venduti anche gli ulteriori 1.000 tagliandi messi a disposizione della tifoseria avellinese nel tardo pomeriggio odierno. Una manciata quelli in tribuna “Vallesanta” ad integrazione dei precedenti 3.000, 980 invece quelli di curva “Fioravanti”. Nemmeno il tempo di metterli in circolo che sono stati polverizzati presso le rivendite autorizzate. Sold-out anche il settore di tribuna “Terminillo” riservato ai supporters del Lanusei presenti in 500 unità per lo spareggio che vale la C. Saranno pertanto 4.000 i tifosi biancoverdi presenti a Rieti. Non di più perché non arriveranno altre scorte su disposizione della Questura di Rieti alla luce della capienza ridotta dello stadio che, in condizioni di piena fruibilità, può arrivare ad ospitare oltre 10.000 spettatori.

Avellinesi pertanto in tribuna e in curva, quest’ultima costituita “da gradinate totalmente scoperte – avverte la nota della Questura di Rieti – ed esposte alla consistente pioggia prevista per il pomeriggio e non provvisto di parcheggio di corrispondenza che obbligherà i tifosi a parcheggiare le loro autovetture a notevole distanza dall’impianto sportivo”. Una precisazione che ha il sapore amaro della beffa per i 1.000 di curva: auto in sosta lontano dall’impianto e per di più sotto la pioggia annunciata copiosa dalle previsioni meteo.

Ma almeno loro ci saranno. Non come almeno altrettanti sostenitori irpini costretti a rimanere a casa. O meglio, c’è il rischio che in tanti partano da tutta Italia intenzionati a non perdersi lo spettacolo. E’ questo il timore principale della Questura reatina che avverte: “Tutti i biglietti sono nominativi e nell’area di pre-filtraggio dei vari settori sarà verificata l’identità del titolare del titolo di accesso tramite controllo del documento di riconoscimento. Si fa presente che non sarà assolutamente consentito l’accesso allo stadio a coloro che risulteranno sprovvisti del biglietto per assistere alla partita”. Sarebbe dovuta essere una festa, si è trasformata in un appuntamento carico di tensione a causa dei disagi legati all’organizzazione.