Alto Calore, Sibilia: la saga del condizionale non convincerà Cassa Depositi e Prestiti, serve discontiuità

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“Dal 21 gennaio ad oggi, a mio modo di vedere, ci sono poche novità. Non ci sono gli elementi utili per un piano credibile da sottoporre alla dirigenza di Cassa Depositi e Prestiti. I soldi Cdp di certo non li regala a nessuno. ma esamina attentamene tutto. Oggi siamo davanti ad un bivio, non credo, ripeto, che Cassa Depositi e Prestiti possa valutare positivamente questo piano”. Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno, sembra non avere dubbi.

“Ritengo che per salvare Alto Calore da una situazione debitoria di oltre 140 milioni – prosegue Sibilia – evitando l’ingresso di un privato, sia necessario valutare ogni passo, compreso il concordato preventivo in continuità. Potrebbe anche non essere l’unica soluzione, ma siamo oggettivamente in ritardo”.

Sul tavolo, potrebbe anche esserci l’ipotesi di un commissariamento dell’Alto Calore, ipotesi che Sibilia non scarta. “Mi auguro che i sindaci si riuniscano e valutino che anche il commissariamento può essere una strada, individuando persone di qualità alla guida della società. Questo potrebbe essere un elemento di discontinuità”.

Il sottosegretario Sibilia ribadisce ai giornalisti quello che aveva detto nel corso del suo intervento al tavolo in Provincia. “Uno dei nostri obiettivi è quello di evitare che i Comuni si dissanguino. Non sono certo gli enti locali a poter far fonte al rilancio dell’Alto Calore. Noi siamo intervenuti proprio perché, durante l’ultima assemblea di metà dicembre, c’era questa preoccupazione fondata. Ma oggi, purtroppo, abbiamo ascoltato la saga del condizionale. Cassa Depositi e Prestiti farà le pulci a questo piano e non troverà elementi positivi, soprattutto, non troverà elementi di discontinuità”.