Dondoni a Irpinianews: “Avellino, proviamoci fino in fondo”

0
282

di Claudio De Vito – Quindici gettoni e anche uno squillo a referto per Niccolò Dondoni partito in sordina, ma col tempo protagonista fino a diventare un punto fermo della retroguardia dell’Avellino. Monumentale a Lanusei a tal punto da immolarsi saggiando la scorza dura del palo dopo il rigore, fallito dalla capolista, che avrebbe potuto riaprire la contesa nei minuti finali.

Un infortunio di cui porta ancora i segni. “Ma adesso sto meglio e spero al più presto di essere a disposizione del mister”. Terapie e piscina nel cesto del pane quotidiano del difensore perugino classe ’95, uno dei primi ad approdare nel ritiro lampo di Sturno. Insomma dopo la lunga sosta sarà nuovamente arruolabile. “E’ stata una decisione della Lega – ha detto in riferimento al rinvio d’ufficio del match con l’Aprilia – noi possiamo soltanto adeguarci e dobbiamo lavorare in funzione della prossima partita”.

Ancora presto, mancano dodici giorni al ritorno ufficiale in campo. Nell’attesa, squadra allegra Dio l’aiuta. “C’è un clima migliore nel gruppo – ha confessato Dondoni – l’unione è fondamentale e i risultati aiutano a lavorare con fiducia e consapevolezza maggiori. Bisogna continuare così per far sì che ci sia sempre questo stato d’animo da parte di tutti”.

Entusiasmo a prescindere da tutto e tutti, anche se bisogna fare i conti con la classifica che al momento premia il Lanusei. “Dobbiamo pensare al nostro percorso e fare il nostro dovere che è quello di portare a casa i tre punti – ha detto – le altre squadre le guarderemo dopo. Andiamo avanti con grande convinzione perché noi siamo l’Avellino”.

Quell’Avellino che gli ha messo i brividi al momento della chiamata ad agosto. “Un’occasione importante per me – ha sottolineato l’ex difensore del Varese nella stagione di B 2014/2015 – Avellino è una piazza unica abituata ad altri palcoscenici, in D così se ne vedono davvero poche. C’è ancora delusione per aver perso la B ma sta a noi riportare i tifosi allo stadio con le vittorie”.

Una risalita nelle mani di un club, quello di Gianandrea De Cesare, di cui Niccolò Dondoni tesse le lodi: “Ci mette nelle condizioni di dare il meglio ogni giorno. Grazie a ciò possiamo essere concentrati esclusivamente sul campo. E non è un fatto da poco, non succede ovunque. Basta vedere cosa accade in certe piazze di Lega Pro. Non è da tutti avere questa fortuna”. E nemmeno la tenacia di Dondoni a caccia della C con tutto l’Avellino.