La Sevel di Val di Sangro cerca nuovi operai, via ai trasferimenti dalla Fca

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Marco Grasso – Via ai trasferimenti alla Sevel di Val di Sangro, nuovo allarme dalla Fca di Pratola Serra. L’avviso dell’azienda è affisso da qualche giorno in bacheca e invita i lavoratori a valutare la possibilità di trasferirsi in Abruzzo, in provincia di Chieti. “Lì c’è più lavoro, più prospettiva. E’ una notizia che indebolisce ulteriormente il nostro stabilimento di Pratola Serra”.

Il segretario della Fiom Giuseppe Morsa non nasconde la sua preoccupazione sul futuro dell’azienda irpina. “Non c’è stato comunicato alcun limite sul numero delle candidature, così come eventuali condizioni e incentivi al trasferimento devono essere valutati e definiti in sede di negoziazione. Al momento siamo stati solo informati che c’è questa possibilità”.

Nella fabbrica del Ducato, in Val di Sangro, servirebbero circa 500 lavoratori. In Sevel sarebbero in corso colloqui a raffica. “Le voci che si rincorrono all’interno dello stabilimento – hanno scritto in una nota le organizzazioni sindacali locali – stanno provocando confusione tra le maestranze e Sevel non si è ancora espressa sul piano operativo da attuare”.

Una situazione in piena evoluzione che si incrocia con le notizie poco incoraggianti per i lavoratori irpini che arrivano dal piano industriale di Fca. Davanti ai cancelli della fabbrica Morsa, insieme alle Rsu della Fiom, auspica un confronto con la controparte. “Alla base della crisi c’è il crollo di vendite delle auto con motore diesel. Nel piano industriale la Fca non ha chiarito come intende sostituire la produzione di motori diesel in provincia di Avellino. Non c’è nessun nuovo motore, ma solo un’evoluzione del diesel che non può certo risolvere il problema”.