Biodigestore, ultimatum delle associazioni: “Scelte trasparenti o sarà ancora mobilitazione”

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“Noi non siamo quelli del no, ma la rappresentanza di un territorio come quello della Valle del Sabato, già oggetto di seri problemi di salute ambientale, che credono in una idea di sviluppo sostenibile e di una nuova vocazione della enologia di qualità concorrendo responsabilmente ad attuare un Piano provinciale integrato dei rifiuti votato in futuro alla prospettiva dell’economia circolare, nell’interesse delle comunità irpine”.

Le associazioni “Salviamo la Valle del Sabato” e “MoviMentiLocali” e i Consorzi Provinciale di tutela dei vini d’Irpinia, dei viticoltori degli Otto Comuni del Greco di Tufo e di Terre di Tufo tornano sul biodigestore e l’ipotesi di Chianche per chiedere “un incontro urgente aperto ai Consiglieri regionali presso l’Assessorato all’ambiente della Regione Campania perché la vicenda del biodigestore di Chianche venga gestita nel segno della correttezza e della trasparenza e affrontata seguendo la logica della concertazione territoriale esortando gli stessi Sindaci delle areali di pregio, a partire da quelle dell’area D.O.C.G. del “Greco di Tufo”, a intraprendere nei confronti della stessa una forte iniziativa istituzionale perché si assuma rispetto a questa vicenda finalmente una determinazione chiara e definitiva”.

“Se questo non dovesse accadere non abbiamo altra scelta che riproporre con maggiore forza e partecipazione popolare una nuova e forte mobilitazione pubblica per affermare i nostri intenti di una battaglia di civiltà per l’intera provincia”.