“Vogliono aprire ad Avellino un impianto inquinante che bruci rifiuti metallici e pericolosi: tutti in piazza per dire no”. Il Comitato “Salviamo la Valle del Sabato” è pronto a tornare in piazza per fermare un possibile nuovo insediamento a Pianodardine.
“Vogliono aprire una fonderia inquinante alle spalle degli uffici postali. Raccoglierebbe proiettili usati e anche “rifiuti pericolosi” per scioglierli nella nostra città. In una valle stretta, lunga e senza vento come la nostra, quello che si brucia a Pianodardine lo respiriamo ad Avellino, Atripalda, Mercogliano e dintorni”, si legge sulla pagina Facebook del Comitato che chiama a raccolta la città per la manifestazione di protesta di sabato 23 febbraio. L’appuntamento è alle 10 in piazza Libertà.
“Avellino ha già un triste record: è la città più inquinata d’Italia. Lo dice il Rapporto Legambiente Malaria 2019 che mette Avellino al primo posto per il livello medio di polveri sottili PM10. Più di Torino, di Milano, di Roma. Più di Napoli”, incalza Franco Mazza, riferimento del Comitato.
Il 28 febbraio alle 10.30 si riunirà, presso gli uffici della Regione Campania a Collina Liguorini, la Conferenza dei Servizi per decidere se approvare o meno il nuovo impianto. L’obiettivo del Comitato, che sarà meglio illustrato nel corso della manifestazione, è di far saltare quell’incontro, al quale parteciperanno gli enti e le istituzioni di riferimento, Asl, Arpac e Ato, bloccando così di fatto il nuovo possibile insediamento.
Alla giornata di protesta, il Comitato “Salviamo Valle Sabato” arriverà con un altro documento concentrato sulla difficile situazione ambientale di Avellino e dell’hinterland. Il rapporto, che sarà presentato domani, sabato 16 febbraio, al Circolo della Stampa, sarà tarato sulle nuove linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ed è destinato a fornire una fotografica ancora più critica sulle polveri sottili.