di Claudio De Vito – L’Avellino si è ritrovato all’indomani del sofferto successo ai danni della Flaminia per rivolgere già lo sguardo al prossimo appuntamento. Ad attendere i lupi c’è il Sassari Latte Dolce (domenica alle 15) ad un tiro di schioppo dopo il passo falso sul terreno dell’Anagni. La classifica dice che il Lanusei è sempre distante sette punti, il Trastevere quattro e appunto la formazione sassarese una lunghezza.
Ecco allora che la squadra di Giovanni Bucaro dovrà come al solito portare a termine il suo compito, ma anche sperare che le rivali inciampino. Al “Vanni Sanna” l’Avellino dovrà vedersela con una squadra che offende poco tra le mura amiche (19 reti per un attacco casalingo tra i peggiori del girone) e difende bene vantando la miglior difesa casalinga con soli 6 gol al passivo.
Dal canto suo il team biancoverde tornerà in Sardegna a distanza di pochi giorni con una dote di tre vittorie condite dall’imbattibilità di Viscovo. Qualcosina sul piano del gioco andrebbe rivista, ma in piena rincorsa verso il primato non è proprio il caso di andarci per il sottile: può andar bene anche raccogliere il massimo con il minimo sforzo. Perché di contro l’Avellino, pur non brillando, ha dimostrato di saper soffrire.
A Sassari i lupi dovranno bissare il cinismo di Lanusei. Rispetto alla settimana scorsa però questa volta l’Avellino anticiperà la partenza in modo da sostenere la rifinitura pre-partita alla vigilia. E allora domani mattina l’ultima seduta al Partenio-Lombardi per poi raggiungere il mini ritiro romano utile per abbinare, si fa per dire, l’utile al dilettevole: la sgambata di sabato mattina con annesso decollo alla volta della Sardegna.
Ancora due le assenze forzate: Santiago Morero (potrebbe rientrare direttamente a metà marzo) e Ferdinando Sforzini (che sconterà l’ultimo turno di squalifica). Da valutare invece se Alessio Rizzo potrà essere della spedizione. Per il resto Giovanni Bucaro ripristinerà le gerarchie sotto l’insegna tattica del 4-4-2 varato nella ripresa del match di ieri a partire con gli innesti di Franco Da Dalt e Alessio Tribuzzi prima e Alessandro Di Paolantonio poi.
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