Biodigestore Chianche, si va verso la svolta. Popoli: “Munirsi di un piano industriale è un atto di civiltà”

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di Maria Giovanna La Porta – “Non abbiamo ancora un atto amministrativo formale che suggelli l’orientamento sempre più evidente della Regione Campania e le indicazioni che provengono dai primi incontri di ascolto dell’Ato Avellino di non realizzare più, in un’area inidonea sotto tutti i punti di vista, nel comune di Chianche, un biodigestore industriale per il trattamento dei rifiuti solidi urbani organici”. Lo dichiara Ranieri Popoli esponente in prima linea del “Coordinamento No al biodigestore, Sì al Greco di Tufo” in merito all’orientamento palesato dal presidente dell’Ato e sindaco di Montefredane, Valentino Tropeano, durante l’assemblea con sindaci e amministratori della Valle del Sabato. Orientamento che dimostra l’apertura a superare il progetto “biodigestore di Chianche”.

L’Irpinia viene chiamata dunque ad assumersi delle responsabilità. Non si può pensare di chiudere il capitolo del ciclo dei rifiuti senza dotarsi di impianti. E così Tropeano chiede un intervento, una riflessione, da parte di tutti i territori. In altri termini, è giunto il momento di realizzare un vero piano industriale; dotarsi di impianti perfezionando gli esistenti e realizzandone dei nuovi.

“Ancora una volta – spiega Popoli – ribadiamo che l’obiettivo è quello di trasformare una battaglia di civiltà in un contributo indicativo e di metodo per l’intero territorio provinciale perché il Piano industriale d’Ambito preveda la realizzazione della necessaria impiantistica del ciclo dei rifiuti laddove la normativa, in specie quella urbanistica e di pianificazione, indica con chiarezza, a partire dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Aree idonee possono essere quelle industriali già esistenti e attrezzate, anche se dismesse o sottoutilizzate, ben collegate e prossime alle vie di comunicazione autostradali o similari, non ricadenti in zone di pregio agricolo e non interessate da fenomeni di instabilità idrogeologica . Più che di un richiamo alle leggi crediamo che si tratti finalmente di ricorrere al buon senso”.

Tuttavia, il vento di protesta che si è levato in merito alla costruzione di un impianto di smaltimento rifiuti nel cuore delle terre del Greco di Tufo non si placa: “Ecco perché – prosegue Ranieri Popoli – l’attenzione e la mobilitazione del Coordinamento non si ferma e continua coerentemente le proprie attività. Ne sono la dimostrazione, l’impegno dei sindaci dell’area D.O.C.G. nel predisporre il ricorso amministrativo al Consiglio di Stato, la prossima convocazione dell’Assemblea generale del Movimento, lo svolgimento di due importanti convegni di rilievo regionale che si terranno i prossimi 12 gennaio e 2 febbraio, rispettivamente a Prata P.U. e a Montefusco”.

 

1 COMMENT

  1. […] No al biodigestore di Chianche, ormai sembra essere una realtà. Oggi sabato 12 gennaio presso il Palazzo Baronale di Prata di Principato Ultra ambientalisti, amministratori locali, imprenditori e cittadini si sono confrontati sul da farsi. Un incontro voluto dal comune di Prata, nella persona del primo cittadino Bruno Petruzziello e dal Coordinamento “No al biodigestore. Sì al Greco di Tufo” rappresentato da Ranieri Popoli. […]

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