Preziosi: “Centrosinistra lacerato. Il Movimento non è alternativa. Serve una terza strada”

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Marco Imbimbo – Con la sfiducia ormai approvata e l’amministrazione che attende solo l’arrivo del commissario per lasciare Palazzo di Città, è il momento dei conti a tenere banco, sia quelli economici che politici.

Dino Preziosi, esponente d’opposizione, non nasconde il suo malcontento per il mancato arrivo in Aula della discussione sul dissesto, ma lancia anche accuse a Ciampi: «Se avesse ascoltato i consigli miei e di altri gruppi, oggi sarebbe ancora sindaco». Il consigliere però guarda anche all’attuale scenario politico cittadino definito «pieno di lacerazioni».

L’approvazione della mozione di sfiducia non fa esultare più di tanto perché «a me avrebbe fatto piacere votare prima il dissesto o il pre-dissesto in Aula – spiega Preziosi. Era importante discuterne per capire la verità nei conti comunali perché, la città, ha il diritto di sapere qual è la reale capacità economico-finanziaria del Comune. Tra l’altro i cittadini stanno pagando già le tasse ai massimi livelli. E se qualcuno paga così tanto è giusto che conosca la situazione economica del Comune».

Non è stato possibile discutere dei conti comunali perché è arrivata prima la sfiducia in Aula, portata da un numero importante di gruppi consiliari con diverse connotazioni politiche, intanto qualche esponente locale ha già avviato i passi per la prossima campagna elettorale. «Questa cosa mi fa star male, la sfiducia si fa di fronte ad atti non compiuti e non per iniziare una campagna elettorale – sottolinea Preziosi. Inoltre chiariamo un aspetto, non ha vinto un fronte della sfiducia che non esiste, ma una sommatoria di numeri. Ognuno di quelli che ha votato la sfiducia è distante da tutti gli altri».

Il fronte della sfiducia, quindi, non si tradurrà in un cartello elettorale, ma Preziosi sottolinea anche la grave crisi politica che c’è in città. «Ci troviamo di fronte a una parte politica che ha governato per anni, ma ora è lacerata e quasi inesistente, secondo me nemmeno più riproponibile. Dall’altro lato avevamo un Movimento che si proponeva come alternativa, ma non lo è stato. Oggi bisogna individuare una terza strada con la quale dare un governo stabile alla città».

Questa terza strada potrebbe nascere anche dall’alleanza di qualche gruppo consiliare e non si esclude che proprio Preziosi ne possa diventare il candidato sindaco, anche se l’esponente d’opposizione predica calma. «Quando qualcuno decide di candidarsi deve guardare al programma che si vuole portare avanti, poi spetta agli avellinesi valutarlo. Da soli si può scrivere solo un libro – sottolinea Preziosi. Il problema di fondo è che è difficile trovare oggi delle coesioni rispetto alle lacerazioni presenti nel quadro politico cittadino. C’è un centrosinistra ormai litigioso e che non ha più rappresentanti da offrire. Dall’altro lato c’è l’incompetenza chiusa in se stessa perché si ha l’arroganza di governare con 4 o 5 persone. Se Ciampi avesse ascoltato i consigli miei e di altri consiglieri, oggi il sindaco stava ancora qua. Nessuno aveva chiesto poltrone, ma solo un programma comune».