Ex Irisbus, arrivano gli stipendi. Di Maio: “Presto vertice al Mise”

0
311

Marco Grasso – Giornata di speranza, e qualche buona notizia, per i lavoratori dell’ex Irisbus. Gli stipendi di ottobre, come sollecitato da diversi giorni dal sindacato, sono stati sbloccati e accreditati agli operai degli stabilimenti IIA di Flumeri e Bologna.

In serata, inoltre, il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio si è impegnato con il sindacato a convocare al più presto un tavolo al Mise per chiudere (almeno si spera) la partita IIA.

Il sindacato irpino e nazionale ha avuto infatti un confronto con il ministro a Caivano, dove Di Maio era impegnato in una serie di incontri per l’emergenza rifiuti. In prima linea il segretario generale della Cgil di Avellino, Franco Fiordellisi, il segretario nazionale Fiom, Michele De Palma, il segretario generale Fiom Avellino, Giuseppe Morsa, e la rsa Fiom, Italia D’Acierno.

“Con una delegazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Industria Italiana Autobus di Flumeri – dicono – abbiamo incontro il vice premier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, il quale ha annunciato che da domani l’azienda provvederà al pagamento degli stipendi”.

“La Fiom e la Cgil hanno ribadito la preoccupazione per la ricapitalizzazione dell’azienda ed il rischio chiusura dell’attuale proprietà, rimarcando ancora una volta la necessità di partecipazioni pubbliche con Leonardo e Invitalia. Per garantire un futuro occupazionale ai dipendenti dei due stabilimenti di Bologna e di Flumeri ci batteremo per la produzione in Italia di autobus ecologici e sicuri”.

“Il Ministro ha dato la sua disponibilità a fissare un incontro nella giornata di domani, come richiesto dalla Fiom, per avere chiarezza definitiva sugli assetti societari. Il nostro impegno e la nostra battaglia continuano: continua la mobilitazione e l’organizzazione del presidio fissato per mercoledì, quando si terrà l’assemblea dei soci di Industria Italiana Autobus. Siamo ad un passo dall’obiettivo, ma i rischi sono ancora altissimi”, si legge nella nota della Cgil.

In riferimento alle vicende locali, Fiordellisi aggiunge: “La recente ordinanza di blocco del traffico veicolare ad Avellina, ma anche in altre parti d’Italia, per gli sforamenti dei limiti consentiti di Pm10 nell’aria, sollecita ancora di più il cambio e l’ammodernamento del parco autobus e la messa in sicurezza dell’esistente”.

Mercoledì 21 novembre i soci di Industria Italiana Autobus saranno nuovamente a confronto e il rischio di dichiarare il fallimento è tutt’altro che scongiurato. Ecco perché sindacato e lavoratori premono per una convocazione ad horas che dovrebbe arrivare domani, ultimo giorno utile prima dell’assemblea.

Al Mise, è questo l’auspicio dei lavoratori ma anche l’impegno di Di Maio, si dovrà finalmente mettere nero su bianco sui nuovi assetti societari di IIA. Invitalia e Leonardo (ex Finmeccanica) hanno già deliberato per un loro ulteriore impegno nel capitale della società. Resta da definire il ruolo di Ferrovie dello Stato e la presenza di altri imprenditori privati interessati ad investire nel polo nazionale degli autobus.