Giordano sullo stop alle assunzioni: “Evitati i saldi di fine stagione”. Ciampi: “Una menzogna”

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Marco Imbimbo – Duro scontro a distanza tra il sindaco Vincenzo Ciampi e il consigliere dei Popolari, Nicola Giordano. Al centro del contendere c’è stato il caso delle nuove assunzioni al Comune a cui si stava preparando l’amministrazione Ciampi, poi bloccate dal Consiglio Comunale che ha approvato un emendamento presentato da Livio Petitto in cui ha definito “immorale la decisione di assumere nuove persone mentre la Giunta propone il dissesto”.

Secondo Giordano, questo emendamento ha bloccato «i saldi di fine stagione», mentre Ciampi, al termine del Consiglio, ha rispedito le accuse al mittente definendole «una menzogna grandissima».

«Con l’approvazione dell’emendamento si mettono in sicurezza i conti dell’ente», spiega Giordano in Aula. «Non ci saranno saldi di fine stagione, forse qualcuno pensava di fare gli ultimi colpetti prima della fine della consiliatura, approfittando della confusione tra dissesto e sfiducia – denuncia l’esponente d’opposizione. La responsabilità di tutti noi ha evitato che venissero aperti i cordoni della spesa».

Il prossimo 24 novembre arriverà in Aula la mozione di sfiducia a cui Giordano annuncia il suo voto favorevole, ma invita anche il sindaco a portare la dichiarazione di dissesto. «Il parere dei revisori dei conti sul dissesto non è dovuto, ma è una relazione che accompagna la dichiarazione di dissesto – spiega. Per questo motivo, l’argomento può essere messo all’ordine del giorno anche 5 minuti prima della mozione di sfiducia. La relazione dei revisori non è fondamentale per l’Aula, ma la accompagnerà alla Corte dei Conti dove verrà inviata l’eventuale dichiarazione di dissesto».

Non essendo più necessario il parere dei revisori, il 24 novembre, prima della mozione, si potrebbe discutere anche di dissesto, ma Giordano invita l’amministrazione ad inserire anche altri argomenti urgenti, in modo da approvarli prima dello sciogliete le righe. «Insieme al dissesto potreste portare anche l’atto di costituzione della società consortile per il Piano di Zona e le variazioni di bilancio per il Natale». Quest’ultimo argomento, però, fa emergere anche un altro aspetto su cui Giordano chiede chiarimenti all’assessore alla Cultura, Michela Mancusi.

«Bisogna fare chiarezza e spiegare se qualche direttore già indicato per il Natale ha un legame di parentela con esponenti della Giunta. Non se sia vero o meno, quindi chiedo all’amministrazione di fare chiarezza».

Le accuse di «saldi di fine stagione» mosse da Giordano vengono rispedite al mittente da Ciampi. «Questa è una menzogna grandissima – spiega. Le assunzioni facevano parte di un programma di mobilità obbligatoria e volontaria fatto dalla vecchia amministrazione. Anche qui, però, noto delle discrasie e contraddizioni enormi, tutti si lamentano che il Comune di Avellino non ha personale e pochi dirigenti, poi abbiamo la possibilità di assumere un dirigente in mobilità obbligatoria e viene fatta questa questa discussione».

Il sindaco, inoltre, chiarisce perché i 5 Stelle abbiano votato a favore dell’emendamento di Petitto con cui sono state bloccate le assunzioni. «Ho voluto evitare eventuali  ritorsioni sul Consolidato. Fermo restando che nel 2019, se ci saremo ancora noi, avvieremo nuove procedure di mobilità obbligatorie e volontarie».

Intanto il 24 novembre arriverà in Aula la mozione di sfiducia contro Ciampi, ma il sindaco si dice sereno. «Ho la consapevolezza di aver fatto quello che serviva. Se dovessimo rimanere continueremo a fare il nostro lavoro. Parlo di “nostro” perché mi riferisco all’intero Consiglio Comunale. Come ho sempre detto, vista la situazione particolare in cui ci troviamo, si deve trovare una convergenza sulle priorità per Avellino, come si è visto anche sul Consolidato questa sera, anche se non ho capito le astensioni di alcuni consiglieri, gli stessi che hanno proposto un emendamento votato all’unanimità dall’Aula. Ci sarà qualche sottigliezza politica che non riesco a cogliere».

La dichiarazione di dissesto, invece, non arriverà in Aula il 24 novembre, come chiedono alcuni consiglieri comunali, tra cui Nicola Giordano, a meno che in questi giorni il collegio dei revisori dei conti non produrrà la sua relazione sul dissesto. Ma una parte dell’Aula sarebbe stata informata dai revisori stessi che, questa relazione, viene prodotta solo dopo l’approvazione del dissesto da parte del Consiglio, e non prima come vorrebbe l’amministrazione. «Questa è la loro posizione, noi riteniamo che sia opportuna questa relazione – precisa Ciampi. Voglio che le cose siano chiare alla cittadinanza, per il bene suo è giusto che i consiglieri facciano una scelta anche sulla base dei revisori contabili, quindi aspetto la loro relazione per portare il dissesto in Aula».

1 COMMENT

  1. […] L’argomento, quindi, secondo Cipriano, potrebbe arrivare in Aula stesso sabato mattina e discusso prima della sfiducia: «Se domani in capigruppo il sindaco ce lo propone, noi siamo pronti ad accettare. Nel momento in cui il presidente del collegio mi chiarisce che la relazione arriva dopo la deliberazione del Consiglio, allora ne possiamo discutere subito». Il primo cittadino, però, ha ribadito che senza la relazione dei revisori dei conti non porterà la dichiarazione di dissesto …. […]

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