VIDEO/ Ipercoop, la delusione di Davidde (Ugl): “Non ha vinto nessuno. Politica assente nella fase decisiva”

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“Con questo accordo non ha vinto nessuno. C’è chi ha sacrificato il proprio posto di lavoro accettando l’incentivo all’esodo, chi ha optato per il trasferimento in Emilia Romagna. La maggior parte di coloro che restano con Az, invece, dovrà accettare un part time di 20 ore con conseguente taglio dello stipendio. Non si può cantare vittoria dinanzi a tutto questo”.

Sono durissime le parole di Antonio Davidde, segretario provinciale dell’Ugl Terziario, quando ci accoglie presso la sede del sindacato in via Bellabona. Insieme a lui una delegazioni di lavoratori dell’Ipercoop che alla fine sono riusciti a mantenere il proprio posto di lavoro, ma pagando un prezzo molto alto. Davvidde è deluso profondamente pur essendo consapevole che quell’accordo, così amaro, era l’unica strada percorribile. L’unico percorso che avrebbe garantito a soli 84 lavoratori su 134 la continuità lavorativa.

Dopo l’assemblea di questa mattina, dove si è registrato il malcontento di tutti i presenti, i sindacalisti hanno un’altra settimana di tempo per comunicare ad Az e Coop la scelta definitiva di ogni lavoratore che entro il 22 ottobre dovrà chiarire la propria posizione in via definitiva.

“Intanto domani ci rivedremo con gli altri sindacalisti se, già da questa sera, riusciremo a trovare una quadra. Io sono un sindacalista  e come tale avrei voluto leggere un accordo diverso. Certo, grazie anche a chi si è sacrificato accettando di andare via, siamo riusciti ad ottenere la continuità lavorativa per chi resta; ma soprattutto per i part time che passano da 24 a 20 non è un gran risultato. Vogliamo provare ad arrivare almeno a 22 ore. Ci proviamo”.

Per Davidde, durante la prima parte della trattativa “la politica ha fatto tante promesse, ma poi, concretamente, nella fase più importante della trattativa siamo rimasti soli. I lavoratori sono stati per cinque lunghi mesi in attesa di una soluzione che avrebbe potuto salvaguardare tutti, tutto ciò senza un sostegno concreto della politica che adesso canta vittoria”.

In conclusione il sindacalista ha ringraziato l’associazione di Paternopoli che in questi mesi ha concesso la tenda, simbolo della protesta, che verrà smontata domani in mattinata: “Bisogna ora dare la possibilità ad Az di mettersi in moto e puntare alla riapertura dell’ipermercato la quale, se tutto va bene, dovrebbe avvenire entro metà novembre”.