Crisi Fca, in 10 anni bruciati 50mila euro in busta paga. La Fiom chiama i parlamentari irpini

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Fca: iniziativa della Fiom

Marco Grasso – Oltre 1400 giornata di cassa integrazione con una perdita salariale di circa 50mila euro procapite. La lunga vertenza Fca è costata caro ai circa 1800 dipendenti dello stabilimento di Pratola Serra. Oltre 400 i posti di lavori andati in fumo dal 2008 ad oggi.

Sono questi i numeri della vertenza contenuti nella lettera inviata dalla Fiom Cgil alle delegazioni irpine in Parlamento e in Regione. L’obiettivo è riportare la vertenza irpina a Roma, soprattutto dopo la scelta di Fca di azzerare progressivamente la produzione di motori diesel che, a Pratola Serra, rappresenta il 99.5%  del dato complessivo.

La due giorni di assemblee a Pratola Serra, alle quali è intervenuto anche il segretario nazionale Michele De Palma, sono servite a riportare la vertenza al centro dell’attenzione e ad immaginare una linea d’azione condivisa per i prossimi  mesi.

Nella lettara il sindacato chiede la definizione di “un progetto industriale lungimirante di riconversione produttiva, in grado di valorizzare le competenze e le economie di sistema per il rilancio”. Un passaggio quantomai necessario per uno stabilimento che vanta una forza lavoro ancora giovane, con un’età media di 43 anni e una prospettiva lavorativa di 20-25 anni.

Due le proposte avanzate dalla Fiom: sul breve periodo il lancio di un nuovo motore per il pieno utilizzo degli impianti. Sul medio periodo, invece, si chiede di definire progetti di riconversione produttiva verso sistemi di propulsione alternativi.

Una sfida che, secondo la Fiom necessita del coinvolgimento dei centri di ricerca e delle universià campane e di un fronte istituzionale compatto. In questo senso diventa fondamentale il ruolo di raccordo e mediazione dei parlamentari e dei consiglieri irpini.