Chianche pronta a lasciare l’associazione “Città del Vino”: è scontro

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“La decisione di fuoriuscire dalla prestigiosa Associazione Nazionale “Città del vino” conferma, semmai ce ne fosse  ancora bisogno, la determinata volontà di questa Amministrazione comunale di abbandonare ogni ipotesi di sviluppo enoturistico e di puntare esclusivamente su un riutilizzo di sfruttamento del territorio per fini completamente opposti”.
Il gruppo consiliare “Siamo Chianche” boccia una decisione che, insieme a quella di uscire dal Gal Partenio, conferma  la volontà del sindaco Grillo di fuoriuscire dall’economia vitivinicola di pregio e dal correlato sviluppo del nostro territorio in chiave enoturistica per fare di Chianche la pattumiera della Campania. Ciò esporrà molti produttori al rischio che le loro uve siano estromesse dai processi produttivi e il loro vino deprezzato, oltre al deprezzamento degli immobili.”

“Pensiamo che questa inaudita proposta sia il frutto di una ripicca personale del Sindaco nei confronti di autorevoli esponenti dell’Associazione che si sono permessi di esprimere liberamente le loro caute, ma motivate riserve, nei confronti della localizzazione del Biodigestore a Chianche, in un aria di pregio agricolo”.

“Altro che distretto biologico. Anzi, sul punto ci giungono voci che presto anche il Comune di Taurasi e quello di Montefredane usciranno da questo fantomatico distretto a cui avevano aderito senza conoscere le reali intenzioni del Sindaco di Chianche, ma soprattutto dopo essersi accertati che quello prodotto dal biodigestore industriale non può definirsi compost di qualità”.