Calcio Avellino a caccia degli ultimi necessari tasselli

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di Claudio De Vito – Un terzino 2000 e una punta da doppia cifra in categoria. Sono le richieste di Archimede Graziani al direttore sportivo Carlo Musa al lavoro per rifinire il mosaico con due tessere fondamentali: l’una funzionale alla migliore predisposizione del pacchetto under, l’altra necessaria per la finalizzazione della manovra.

Una doppia missione difficile ma non impossibile anche se i baby di valore disponibili si contano sulle dita di una mano e attaccanti del calibro di Demiro Pozzebon e Rocco Costantino hanno altre ambizioni. Ci sarebbe lo svincolato e già ex Ferdinando Sforzini che però non gioca da quasi due anni. E’ caccia al partner ideale di Alessandro De Vena: un punta d’area di rigore strutturata fisicamente ad oggi incarnata dal solo baby ex Primavera Unione Sportiva Luigi Mentana. Michael Ventre, seconda punta scuola Inter e Genoa del ’96, si pone invece come alternativa al folletto partenopeo giunto in biancoverde dalla Casertana.  La prima linea sarà esperta e smaliziata.

Esperienza che invece tornerà utile part-time tra i pali a mister Graziani che deve effettuare le sue valutazioni di opportunità sui ruoli nei quali impiegare gli under. Lo schema ideale prevede l’estremo difensore under insieme ai due terzini e ad uno dei due centrocampisti di fascia del 4-4-2. Se invece in alcune partite dovesse servire maggiore esperienza in porta, allora tutti e quattro gli esterni sarebbero under. Diventa pertanto difficile parlare di titolarità a guardia dei pali con il ’99 ex San Severo e Manfredonia Domenico Longobardi chiamato ad emergere nei confronti di Ettore Lagomarsini per consentire al suo allenatore di schierare un over in più tra le pedine di movimento.

Capitolo difesa. Serve il laterale 2000 dopo aver accertato la non perfetta aderenza del 2001 Rafal Urbanski ai giochi da terzino. Il polacco infatti agirà nel suolo ruolo naturale, quello di centrale, sgomitando con la concorrenza più navigata. Santiago Morero, Niccolò Dondoni e Vladimir Mikhaylovskiy saranno gli interpreti delle rotazioni al centro della retroguardia. Per una delle due fasce, Graziani conta di avere a disposizione un 2000 ma intanto le coppie sono formate dal promettente Rocco Patrignani e Andrea Nocerino (a destra) e da Michal Scarf e Nicholas Mithra (a sinistra) quest’ultimo però over e di conseguenza dallo spazio compresso.

A centrocampo il discorso è pressoché speculare rispetto al reparto difensivo perché Graziani può contare già su una solida e affidabile base di mediani e su una certa abbondanza di esterni. Tre uomini per due maglie in mezzo con Kelvin Matute, che sta innalzando l’asticella della condizione, perno di quantità e fisicità. Al suo fianco uno tra Gennaro Acampora e Matteo Gerbaudo certamente più tecnici e dediti all’impostazione del gioco. Nicola Ciotola, attualmente infortunato, invece è l’unico over sulle corsie avanzate.

L’impiego dell’under in porta gli garantirebbe il posto fisso insidiato tuttavia dalla verve giovane di Eleoenai Tompte, in gol tre volte negli ultimi due test, e di Alessio Tribuzzi unico ’98 in organico. Tommaso Carbonelli (2000) e Patrick Moreschini (2001) invece rappresentano under necessari sull’esterno della linea a quattro soprattutto in questa fase di assenza del 2000 richiesto da Graziani in difesa. Chiude il quadro il ’99 Andrea Carniato che pare aver recuperato punti dopo aver rischiato il taglio a inizio settimana.

I 24 uomini a disposizione di Archimede Graziani.

Portieri: Lagomarsini (1993), Longobardi (1999), Pizzella (2001).

Difensori: Dondoni (1995), Mithra (1997), Mikhaylovskiy (1989), Morero (1982), Nocerino (1999), Patrignani (1999), Scarf (1999), Urbansky (2001).

Centrocampisti: Acampora (1989), Buono (1999), Carbonelli (2000), Carniato (1999), Ciotola (1984), Gerbaudo (1995), Matute (1988), Moreschini (2001), Tompte (1999), Tribuzzi (1998).

Attaccanti: De Vena (1992), Mentana (1999), Ventre (1996).