Sponz Fest, è il momento della notte selvaggia. Vinicio Capossela e Mimmo Borrelli “nta la cupa”

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Sabato 25 agosto sarà il momento clou dello Sponz Fest, il festival ideato e diretto da Vinicio Capossela che si svolge fino al 26 agosto a Calitri e in 5 comuni limitrofi dell’Alta Irpinia (Cairano, Lacedonia, Morra de Sanctis, Sant’Angelo dei Lombardi , Villamaina.)

La mattina si apre come sempre con i Sciuochi, i laboratori e giochi selvaggi per grandi e bambini non addomesticati: giochi antichi, costruzione di maschere ancestrali, e INAO, il rugby Mapuche nel pomeriggio per allenare le menti all’inselvatichimento e trasmettere antichi saperi. Ultimo appuntamento guidato da Claudio Ferraro (FIAB Avellino Senza Rotelle) con il giro in bici “Mamma, dove hai messo la bicicletta?”.

Continuano anche le attività della comunità Mapuche, grande protagonista del Fest 2018 con i suoi riti e le sue tradizioni: nella mattina un maestro d’arte orefice guiderà alla creazione di scaccia-diavolo, orecchini che proteggono da maldicenze e cattivi pensieri e invocano la parola giusta al momento giusto. E ancora, i laboratori di medicina e di cucina Mapuche, le sedute di terapia, le pomeridiane danze tradizionali di musica non mansueta. Aperte alla partecipazione del pubblico sono anche i momenti di preghiera: Lillipun, le cerimonie tradizionali all’alba, e Choike Purrun, le danze collettive più movimentate che prenderanno vita sparse tra le location dello Sponz.

Borgo Castello torna a ospitare le lezioni di controaddomesticamento della Libera Università per Ripetenti. Alle 11 l’antropologo Vito Teti parteciperà a “Restare…selvaggi. Memorie, esperienze e narrazioni della Restanza”. A seguire “Salvaggi dentro salvaggi fuori”, laboratorio creativo sulle esperienze individuali utilizzando la tecnica della drammatizzazione a cura di Andrea Calvi e Luca Ortolan. Poi l’incontro “Elogio del dubbio e della complessità” con Piero Martin, fisico dell’ Università di Padova, e “Restanze – Come fare impresa nel proprio erritorio” con il sarto Angelo Inglese.

A seguire ci si trasferisce allo Scalo di Calitri per dare il benvenuto al treno, pranzare e poi a seguire uno degli incontri più interessanti in programma nel Fest, quello tra i sindaci di comunità che non hanno avuto paura: Salviamoci, una serie di testimonianze e racconti su esperienze diverse di accoglienza e di integrazione. Parteciperanno Giusy Nicolini, ex Sindaco di Lampedusa (AG), Elena Carletti, Sindaco di Novellara (RE) e Presidente dell’ Associazione dei Comuni Virtuosi e Mimmo Lucano, Sindaco di Riace (RC). Ad accoglierli il Sindaco di Calitri Michele Di Maio e i Sindaci partecipanti al progetto Sponz Fest ’18: Luigi D’Angelis, Sindaco di Cairano, Antonio di Conza, Sindaco di Lacedonia, Pietro Mariani, Sindaco di Morra De Sanctis, Marco Marandino, Sindaco di Sant’Angelo dei Lomabrdi e Stefania Di Cecilia, Sindaco di Villamaina.

Al tramonto comincia poi la “Notte Selvaggia”, apice dello Sponzamento inselvatichito, durante la quale l’intero paese, percorso dal “vallone della cupa” a Borgo Castello da uomini-bestia, uomini-alberi, sponzati con pelo e sponzati semplici, diventerà fino all’alba palcoscenico e, al tempo stesso, opera collettiva del rito. Ad aprire le cerimonie della “Notte Selvaggia” sarà lo stesso Vinicio Capossela in ‘nta la Cupa, un concerto/rappresentazione unico nel Vallone Cupo di Gagliano in compagnia di Mimmo Borrelli, una delle voci più originali e profonde del teatro contemporaneo, reduce dello straordinario successo della prima rappresentazione de “La Cupa, fabbula di un omo che divinne un albero”. Piece infera in 2500 versi ambientata tra i cavatori dei territori flegrei, avvenuta lo scorso aprile al teatro stabile di Napoli. Due cupe che si vanno a ombreggiare come in una doppia eclissi. Nta la cupa sarà il concerto di interramento e restituzione delle canzoni nel luogo mitico da cui hanno preso il nome. “Cupa è la zona d’ombra, la zona selvatica, il labile confine tra la luce della contemporaneità e il buio della storia pregressa. Il confine tra i vivi e i morti, tra la realtà e la verità inconoscibile. Questo è stato per me la cupa, e in questo mondo di mezzo sono nate le canzoni della cupa, cominciate nel 2003 e pubblicate nel 2016. Il 25 agosto l’atto finale… la loro rappresentazione nel luogo del toponimo…le note, le voci e i conti sparsi nel declivio scavato dal fiume Cortino. Un terreno discendente che fornirà l’anfiteatro per la scenografia naturale del sentiero della Cupa”, scrive Vinicio Capossela.

Ad accompagnare gli sponzati nella seguente processione, le creature ibride uomo-animale: le Maschere di Tricarico, i Rumiti, maschere ancestrali del Carnevale di Satriano di Lucania che richiamano lo spirito dei boschi della Basilicata; i Merdules, le maschere sarde di Ottana che svelano tracce evidenti degli antichi culti del Mediterraneo arcaico, su tutti il culto della fertilità; e i diavoli dei Krampus di Canazei (Tn) che secondo la tradizione, durante le serate del 5 e 6 dicembre, hanno la funzione di accompagnare San Nicolò nella consegna dei doni ai bambini. Si aggireranno nel buio delle strade del paese assumendo, attraverso lo “spavento”, il ruolo rituale punitivo/educativo per rendere coscienti i più piccoli della scelta fra il bene e il male.

Nel frattempo, il Ballodromo di Piazzale Giolitti ospita La Banda della Posta con il nuovo album “Il sortilegio degli sponzati” e The Wildest, il tributo a Louis Prima con il concerto danzante di The Good Fellas – Gangsters of Swing. I vicoli e le grotte di Calitri si animano poi per tutta la notte con In The Grotto: performance musicali, teatrali, cumvesrazioni e mangiate con Alfio Antico, A Hawk And A Hacksaw, Peppe Leone, Chinchineros, Mikey Kenney, Mapuche Marcello Fonte, Fabio Genovesi narratore libero e tanti altri.

A notte fonda Piazza della Repubblica accoglie il concerto del misterioso Vurro, polistrumentista spagnolo, uomo dal cranio di vacca circondato da strumenti infuriati.

Il giorno si inaugura con il Duello All’Alba tra Alfio Antico e Peppe Leone, potente e imperdibile scontro tra tamburi a cornice. A seguire, la consueta cerimonia dei Mapuche e la colazione ancestrale.

Prosegue anche SponzArti, la sezione del festival dedicata ai linguaggi dell’arte ideata e curata da Mariangela Capossela dal titolo “Selvaggio io o selvaggio tu?”. Un percorso multidisciplinare (scienze umane, teatro, opere d’arte pubblica) teso a riflettere sui concetti di confronto, alterità, egemonia, questione meridionale, rapporto fra colonialismo e capitalismo. Oltre alla proiezione a ciclo continuo di The couple in the cage, video del 1993 che documenta un’opera d’arte performativa degli artisti Coco Fusco (Cuba-Usa) e Guillermo Gomez-Peña (Messico-Usa), prende forma anche il progetto di arte partecipativa “Artiamoci e Sponziamo”, ideato da Mariangela Capossela e patrocinato dal Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), in partenariato con l’associazione Irpinia 2000 Onlus, in collaborazione con gli ospiti dei Centri di accoglienza di Conza della Campania, Sant’Angelo dei Lombardi, Bisaccia e Sant’Andrea di Conza e col contributo di Tommaso Evangelista e Sabrina Pecci. I ragazzi, selezionati attraverso un bando, sono guidati in quattro diverse declinazioni di opera collettiva: Passa-porti a cura di Ilaria Demonti, il progetto fotografico Radici a cura di Francesca Zagni, Be Human a cura di Mr. Thoms e l’opera di land art lungo la strada per Bisaccia Damiera a cura di Livia Paola Di Chiara.

Grazie a SponzArti riapre anche il Cinema Rossini di Calitri: alle 15 spazio alla video arte con “Il velo della sposa”, “Amore in polvere” e “L’esposizione del lenzuolo” di Mariangea Capossela e ai documentari “Appunti stregati da un’siola ribelle” e “La Biancaneve sarda” di Riccardo Manfredi.

Aperta anche la Libreria Popolare Sacri Libri in Libretà, nella splendida Chiesa dell’Annunziata di Calitri.

La maggior parte delle attività dello Sponz Fest 2018 sono gratuite. Per alcuni eventi è previsto un ingresso a pagamento mentre per partecipare ad altre attività sarà necessario iscriversi in anticipo.