Marco Imbimbo – La conferenza dei capigruppo convocata per fissare le date del prossimo Consiglio Comunale si sarebbe dovuta risolvere in una semplice discussione di pochi minuti. Sul tavolo, infatti, ci sarebbe dovuta essere la variazione di bilancio per gli eventi estivi.
Argomento già trattato ieri dal sindaco Ciampi con i vari capigruppo, durante i singoli incontri privati che aveva organizzato. Eppure la riunione di oggi si è protratta per lungo tempo, rischiando di arenarsi su un’altra proposta di variazione di bilancio, arrivata all’improvviso, quanto meno in maniera inaspettata per i vari capigruppo. Oltre ai 150 mila euro per gli eventi estivi, infatti i 10 rappresentati dei gruppi consiliari (assenti Ettore Iacovacci e Dino Preziosi), si sono trovati di fronte alla proposta avanzata dal sindaco Ciampi e l’assessore alla Cultura, Mancusi, di accorpare quella cifra ad altri fondi, i 250 mila euro che la Regione ha girato al Comune per il teatro “Carlo Gesualdo”.
Insomma, non più una variazione di bilancio con semplice cambio di intestazione di una voce, ma una vera e propria modifica sostanziale anche sulla dotazione finanziaria. Proposta, questa, che non è piaciuta ai capigruppo, colti alla sprovvista, ma a non convincere è stato il metodo che l’amministrazione avrebbe messo in campo con questa importante variazione.
L’amministrazione avrebbe voluto unire a bilancio i due contributi, sotto un’unica voce, e utilizzarli, oltre che per interventi di ristrutturazione al Massimo cittadino, anche in parte per gli eventi estivi, soprattutto i concerti di Ron e Clementino. Facendo una convenzione con il Teatro Pubblico Campano, che ha in gestione il “Gesualdo”, sarebbe stato possibile bypassare una serie di lungaggini, come l’affidamento degli eventi tramite il Mepa.
Il problema è sorto sulle tempistiche. Includendo i due concerti nei 250 mila euro, l’amministrazione avrebbe avuto pochi giorni di tempo per preparare la programmazione completa su questi fondi e presentarla in Regione. Gli altri 150 mila euro, previsti per attività culturali, invece sarebbero stati utilizzati in parte per gli eventi minori da organizzare ad agosto e in parte per programmare manifestazioni fino a dicembre. Insomma, l’idea del Comune era quella di utilizzare il percorso più breve del Tpc per organizzare i concertoni, mentre i 150 mila sarebbero stati spalmati in attività fino alla fine dell’anno. Un discorso, questo, che non ha convinto i capigruppo riuniti in conferenza, soprattutto per quei 250 mila euro da impegnare in pochi giorni e senza condivisione con i consiglieri sul modo in cui verrebbero spesi.
L’impasse, però, è stato superato grazie al passo indietro dell’amministrazione. I capigruppo si sono detti disponibili a non ostacolare la variazione sui 150 mila euro prevista per gli eventi estivi, mentre il sindaco si è assunto l’onere di dichiarare in Aula che gli altri 250 mila euro verranno “congelati”, in attesa che si costituiscano le commissioni consiliari per valutare il modo in cui utilizzare questi fondi, coinvolgendo i vari gruppi, visto che si tratta di contributi con una scadenza lunga, quindi consentono una programmazione più serena.
Nel prossimo consiglio comunale (9 e 10 agosto), dunque, verrà effettuata la variazione di bilancio per gli eventi estivi che passerà con i voti dei 5 Stelle e l’astensione di buona parte degli altri gruppi, in modo da garantire il numero legale. «Siamo entrati nel vivo dell’attività consiliare, sicuramente con 12 gruppi non è facile gestire la tranquillità di questi incontri», spiega il presidente dell’Aula, Ugo Maggio, al termine dell’incontro.
«Oggi, però, si è registrato un ampio dialogo soprattutto grazie anche alla disponibilità dell’amministrazione nel voler dare un apporto al Ferragosto avellinese, ma la richiesta, inizialmente, rischiava di andare oltre, con una programmazione che prevedesse spettacoli e attività culturali oltre il Ferragosto e fino a dicembre. Questo non era fattibile al 100%. L’attività amministrativa non è partita ancora – sottolinea Maggio – non si è discusso di linee programmatiche quindi non sappiamo come voglia muoversi l’amministrazione. Inoltre non sono state ancora organizzate le commissioni».