Ferragosto, summit Ciampi-capigruppo: nessuno sgambetto, ma resta il malumore

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Marco Imbimbo – Il Ferragosto avellinese non subirà nessuno sgambetto e gli eventi previsti non sono a rischio. E’ questa l’indiscrezione che trapela al termine del summit tra il sindaco Vincenzo Ciampi e i vari capigruppo consiliari. Questa mattina il primo cittadino ha tenuto singoli incontri con i rappresentanti dei gruppi. Uno alla volta hanno sfilato un po’ tutti, da Cipriano a Genovese, passando per Pizza, Ambrosone, Gaeta, Iacovacci, Festa. Altri incontri si terranno domattina prima della conferenza dei capigruppo convocata per stilare il programma del prossimo consiglio comunale.

Oggetto dell’incontro sono state le linee programmatiche e la variazione di bilancio per gli eventi estivi, quest’ultima a fine settimana, arriverà in Aula. “Ho invitato tutti a non trasformare il Ferragosto avellinese in un campo di battaglia politica – spiega Ciampi. Ci apprestiamo, nel prossimo consiglio comunale, ad approvare una variazione di bilancio senza cambiare, però, la dotazione finanziaria. Abbiamo dovuto affrontare una situazione di emergenza, è chiaro che per l’organizzazione dei prossimi eventi ci muoveremo in modo diverso, creando spazi di maggiore condivisione con tutte le forze politiche presenti in consiglio e con la città”.

I capigruppo non hanno sciolto le loro riserve su come agiranno in Aula anche perchè, la convocazione da parte del sindaco, è arrivata all’improvviso e nessuno ha avuto la possibilità di confrontarsi con il proprio gruppo di riferimento. Da parte di Ciampi, però, la richiesta è stata esplicita ovvero non fare ostruzionismo sulla variazione di bilancio e salvare, così, gli eventi estivi. E alla fine in Aula non dovrebbe arrivare nessuno sgambetto.

Il percorso, anzi, sembra già tracciato. In prima convocazione verrà meno il numero legale in modo da fare arrivare la pratica in seconda, abbassando il quorum a 11 consiglieri. In sede di votazione gli esponenti dei 5 Stelle voteranno a favore della variazione e gli altri si asterranno, mantenendo sempre il quorum di 11 votanti (l’astensione è intesa come voto).

Si tratta di una sorta di compromesso tacito. Nessun gruppo ha intenzione di far saltare gli eventi estivi per poi doverne rispondere davanti alla città, ma nessuno ha condiviso il metodo utilizzato da Ciampi che ha chiesto responsabilità in Aula sulla variazione di bilancio, ma solo dopo aver stilato il programma estivo e presentato alla stampa. I vari gruppi avrebbero preferito maggiore condivisione sul cartellone degli eventi, piuttosto che essere chiamati a votare qualcosa a scatola chiusa.

La responsabilità a cui ha fatto più volte appello Ciampi, quindi si tradurrà in astensione dal voto, salvando in questo modo il Ferragosto, ma senza dare un chiaro segnale di condivisione del programma e del metodo che, anzi, in molti casi non sono piaciuti. C’è chi, come Luca Cipriano invece non condivide l’idea del concertone, quindi non potrebbe mai avallare un programma che ne prevede addirittura due, mente c’è chi come Morano, pur sottolineando il suo senso di responsabilità verso la città, non ha apprezzato il metodo con cui si sta arrivando a questo Consiglio Comunale. Posizioni più o meno simili sono state espresse al sindaco anche da Enza Ambrosone (Pd) Gianluca Gaeta (Insieme protagonisti), Nello Pizza (Avellino è Popolare).

Gianluca Festa (Davvero) non ha sciolto le riserve e il suo gruppo potrebbe anche abbandonare l’Aula in sede di votazione, mentre Ettore Iacovacci (Avellino democratica) vuole attendere la seduta di Consiglio, prima di prendere una posizione. Al momento non si esclude nemmeno il voto contrario alla variazione.

Nel corso dei singoli incontri, che proseguiranno anche domani, il sindaco ha affrontato anche la questione delle linee programmatiche, che non arriveranno in Aula nel prossimo Consiglio. Il primo cittadino ha confermato l’apertura già fatta in Aula e la disponibilità a “ricevere da tutti i gruppi indicazioni sulle linee programmatiche in un’ottica di collaborazione, trasparenza e condivisione. Tale apertura però – precisa il sindaco Ciampi – non è da intendersi ai fini di alleanze o patti di governo cittadino, ma soltanto nell’interesse della città. Eventuali convergenze potranno spontaneamente formarsi in consiglio comunale di volta in volta sui singoli provvedimenti”.

A differenza della variazione di bilancio, non si è registrata alcuna apertura da parte dei capigruppo, anzi lo scetticismo resta alto. I rappresentanti del centrosinistra hanno ribadito il loro essere opposizione e, seppur qualcuno sarebbe disposto a collaborare, dovrà essere Ciampi a fare il primo passo e spiegare le sue idee sulle linee programmatiche, da lì potrebbe partire un ragionamento sulla città.

I programmi con cui, ognuno, si è presentato in campagna elettorale sono abbastanza dissimili da quello dei 5 Stelle, per questo diventa difficile immaginare a monte di poter dare indicazioni sulle linee programmatiche, visto che si parte da visioni della città completamente diverse. Spetterà quindi a Ciampi fare il primo passo e su quello trovare condivisione e collaborazione da parte di qualche gruppo consiliare.

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