Alto Calore, Ciarcia incontra Ciampi e chiama sindaci e Regione: “Rispettino gli impegni”

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Renato Spiniello – Incontro informale ieri mattina a Palazzo di Città tra il sindaco di Avellino Vincenzo Ciampi, maggiore azionista dell’Alto Calore Servizi, e il neo amministratore unico dell’ente idrico di Corso Europa Michelangelo Ciarcia, eletto dall’Assemblea dei sindaci soci che gli ha affidato pieno mandato con il voto favorevole del 67,9% dei comuni costituiti (3,49% la percentuale degli astenuti e l’unico voto contrario proprio il Comune capoluogo che tuttavia possiede il 10,37% delle quote).

“Le aspettative nei miei confronti sono alte – confessa il nuovo numero uno dell’ente idrico irpino-sannita – ma spero di svolgere adeguatamente il mio compito, che è quello di seguire il piano di risanamento proposto dal presidente Lello De Stefano e dal Cda uscente. Proprio per questo più che un amministratore unico mi reputo un commissario, visto che dovrò attenermi a tale progetto”.

La strada tracciata prevede un doppio impegno da parte di Regione Campania e sindaci soci: Palazzo Santa Lucia si è impegnato a stanziare 60 milioni in tre anni sulle opere strategiche, con la possibilità di assorbire sui lavori i dipendenti in esubero di Acs, mentre ai primi cittadini è stato chiesto un aumento di capitale pari a due trance da 25 milioni di euro, la prima entro il 2018 e la seconda nei successivi quattro anni con la possibilità di compensare i crediti vantati con l’ente. Tale aumento di capitale dovrà tuttavia passare necessariamente per i Consigli Comunali, poi, nel giro di novanta giorni, i sindaci si riuniranno nuovamente a Corso Europa in Assemblea Straordinaria.

“Gli impegni della Regione dovranno trasferirsi in delibere, così come i singoli soci dovranno fare la loro parte e rispettare gli impegni assunti – aggiunge Ciarcia – solo così si potrà affrontare la questione per il verso giusto e invertire la rotta. L’alternativa è il via libera ai privati e noi dobbiamo difendere fino in fondo la gestione pubblica dell’acqua, su cui ci siamo espressi anche attraverso un referendum”.

L’elezione di Ciarcia è stata spianata anche dal mancato voto sul rinvio dell’Assemblea di Vincenzo Ciampi, prima proposto insieme ai sindaci di Summonte e Montella e poi assente, per altri impegni a Palazzo di Città, al momento della votazione. “Non so se si tratta di una scelta strategia o meno – riferisce Ciarcia – lo ringrazio comunque e anche per questo ho chiesto di incontrarlo. Indipendentemente dal colore politico occorre grande collaborazione con il comune capoluogo e maggiore azionista di Alto Calore. Ci siamo salutati e ci rivedremo presto per altri incontri”.

L’ex tesoriere del Pd parla però anche della frattura interna ai dem locali, che si estende al Comune di Avellino e alla stessa Assemblea dei soci di Alto Calore Servizi. “Le difficoltà interne sono note e partono da Roma – conclude –  appena si chiariranno quest’ultimi aspetti a catena sarà lo stesso anche a livello provinciale. Il partito necessità di una rivitalizzazione e speriamo che il segretario Maurizio Martina si dia una mossa nel prendere decisioni”.