Dal bilancio di Foti alla prima di Ciampi: il “Pannetto” negli anni, tra sacro e politica

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Renato Spiniello – Anche se con alcune varianti, la tradizionale Alzata del Pannetto in onore di Sant’Anna, madre della Madonna, si rinnova ogni anno in città da ormai più di tre secoli. L’appuntamento è per questa sera a partire dalle 20, dopo la solenne celebrazione eucaristica a Piazza del Popolo presieduta dal Vescovo della Diocesi di Avellino, Mons. Arturo Aiello, e darà il via al Ferragosto avellinese, che si chiuderà il mese prossimo con le celebrazioni e la processione dedicata all’Assunta lungo le vie cittadine.

Anticamente il Pannetto, sul quale è riprodotta la figura della Vergine Immacolata, veniva esposto nella solenne festività del 15 agosto. Sempre in epoca non tanto remota, l’effige di stoffa, dopo la cerimonia della benedizione in chiesa, veniva innalzata “tra il tripudio del popolo esaltante e lo sparo dei mortaretti” sulla torre del grande campanile barocco della chiesa di San Francesco a Piazza Libertà. Nel corso degli anni i Panetti divennero prima tre e poi addirittura cinque, tutti appartenenti a classi e famiglie diverse. Di sera le abitazioni prossime ai Pannetti si illuminavano di mille lumi a olio in modo che i drappi innalzati si rendessero ben visibili a fedeli e forestieri.

Nel tempo però la tradizione religiosa si è contornata anche di politica. L’anno scorso, la festa di Sant’Anna è stata l’occasione per il sindaco uscente Paolo Foti di salutare la città, fare un bilancio del suo mandato ed esprimere un doloroso ricordo di Angelo Lanzaro, il senzatetto morto lo scorso dicembre per assideramento all’interno del Mercatone. Dodici mesi più tardi toccherà al neo primo cittadino Vincenzo Ciampi parlare per la prima volta direttamente alla città con la fascia tricolore al petto.

Dopo il corteo storico con le autorità, il Gonfalone e i rappresentanti delle contrade cittadine partecipanti al Palio della Botte, che muoverà dal Duomo verso Piazza Libertà passando per Via Nappi e Via Episcopio, prima dell’innalzamento dell’immagine sacra, l’attesa è tutta per gli interventi di rito di vescovo e sindaco.