Cantieri, conti, ambiente, qualità della vita: un programma obbligato per Ciampi

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Marco Imbimbo – Vincenzo Ciampi è ufficialmente il sindaco di Avellino. La proclamazione di ieri ha sancito la sua elezione insieme al nuovo consiglio comunale. Due giorni fa, invece, ha presentato le dieci priorità che verranno inserite nelle linee programmatiche. Il documento illustrerà il modo in cui intende amministrare Avellino e arriverà in Consiglio Comunale entro 20 giorni, il tempo massimo a disposizione di Ciampi per convocare la prima Assise del suo mandato. In quella sede dovrà illustrare il suo programma di governo che, a sua volta, dovrà essere votato dall’Aula. Si prevede un documento in linea con i principi dei 5 Stelle, quindi massima attenzione alla partecipazione dei cittadini alla vita del Comune, spazio alla rivoluzione della normalità tanto annunciata, ma anche centro per l’Autismo e rilancio del commercio.

Al di là di quelle che sono le volontà con cui intende guidare la città, però, l’amministrazione Ciampi dovrà fare i conti con un programma praticamente già scritto, quello che riguarda tutte le situazioni ancora pendenti e che diventano, di fatto, propedeutiche a tutto il resto.

Cantieri. Le opere pubbliche occupano inevitabilmente il primo posto. Piazza Castello, Bonatti, Tunnel. L’amministrazione Ciampi dovrà accelerare per risolvere le opere eterne. La Bonatti viene definita “ultimata” da mesi, ma la sua riapertura non arriva mai. Piazza Castello necessita del dissequestro da parte della Procura, ma la richiesta non è mai partita da Piazza del Popolo. Tra l’altro, una volta arrivato il dissequestro, bisognerà completare l’opera, ma in questo caso servirà un nuovo progetto che si sposi con la messa in sicurezza del sottosuolo realizzata anni fa. Il vecchio progetto, infatti, non è più attuabile. Il Tunnel sembra il cantiere messo meglio. Gli operai della “D’Agostino costruzioni” lavorano a ritmo serrato, anche perchè l’opera va necessariamente ultimata entro fine anno se non si vogliono perdere i finanziamenti europei. In stand by c’è ancora la metro leggera, a un passo dall’essere completata, ma il vero nodo è la sua gestione. Far girare i bus costerà il doppio rispetto a quelli attuali a gasolio. Quindi servirà una bando regionale per la gestione, ma anche un maggiore contributo economico da Palazzo Santa Lucia per il trasporto pubblico locale.

Conti comunali. La vicenda del Consuntivo 2017 da approvare rappresenta solo la punta dell’iceberg e la questione non riguarda solo i voti da trovare in Aula, anche se il problema è reale. La maggioranza che sostiene Ciampi non ha intenzione di votarlo, anche perchè riguarda la precedente amministrazione di centrosinistra. Il sindaco ha detto a chiare lettere che deve essere l’opposizione a votarlo, in quanto appartiene a loro. Ma guardando a chi siede tra i banchi della minoranza sono pochi a cui è possibile attribuire una continuità politica con quel documento: Petitto, Nargi, Ambrosone, Montanile e Percopo. Tra gli altri consiglieri c’era chi sedeva all’opposizione di Foti, chi come Festa non gli ha mai votato un bilancio, e tanti altri non sono stati consiglieri negli ultimi 5 anni. Al netto di ciò, prima di arrivare in Aula, il Consuntivo 2017 verrà analizzato nel dettaglio e forse addirittura rettificato come chiede Dino Preziosi. Sui conti comunali, però, gravano anche altre incognite come i debiti e i contenziosi pronti ad arrivare a Palazzo di Città perchè, quelli riconosciuti dall’amministrazione Foti, rappresentano solo un parte. E poi c’è lo status di ente strutturalmente deficitario in cui il Comune è incappato anche quest’anno. Fino al 31 dicembre 2019, quindi, a Piazza del Popolo ci saranno seri limiti sulle azioni da poter intraprendere, ma molto probabilmente questo status verrà esteso fino al 31 dicembre 2020. Il consuntivo che verrà approvato il prossimo anno, guardando all’attuale bilancio di previsione, confermerà il Comune come ente strutturalmente deficitario. Sullo sfondo, però, restano le ipotesi di dissesto o pre dissesto a cui guardano i 5 Stelle e i loro alleati.

Ambiente.  L’ordinanza anti smog, quella varata dal sindaco Foti e poi prorogata fino al 4 luglio è stata mandata in soffitta. Le auto hanno ripreso a circolare liberamente, ma la situazione legata all’inquinamento ambientale non è cambiata. Anzi negli ultimi giorni, la centralina Arpac, ha registrato il 25esimo sforamento del limite massimo di polveri sottili presenti nell’aria, portandosi a solo dieci lunghezze dal tetto annuale previsto dalla legge. Con la fine del 2018 ancora lontana, il sindaco Ciampi sarà chiamato a prendere delle decisioni in merito. Il tema dell’ambiente, però, non riguarda solo l’inquinamento automobilistico perchè sullo sfondo restano sempre da affrontare la questione Stir e della Valle del Sabato.

Qualità della vita. L’ultimo rapporto de “Il sole 24 ore” ha confermato il quadro drammatico della città di Avellino. Il capoluogo occupa il posto numero 102 nella classifica nazionale delle città più vivibili. Un risultato sconfortante, quello emerso dall’indagine, che consegna a Ciampi una città da rilanciare completamente sul piano del decoro e della vivibilità in generale, legata alle piccole pratiche di tutti i giorni dei cittadini che, inevitabilmente, guardano ad Avellino come a una città che non garantisce condizioni di vivibilità ottimali.