Cgs, interrogazione di Barbaro (Mns) a Di Maio: “La soluzione è l’Ato Calore Irpino”

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La vertenza Cgs finisce in parlamento con un’interrogazione del senatore del Movimento Nazionale per la Sovranità Claudio Barbaro al Ministro dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio. “Il Consorzio gestione servizi scarl (CGS scarl) è una società partecipata al 100 per cento dal consorzio ASI di Avellino e svolge per suo conto attività di servizi alle aziende insediate sulle aree di crisi industriale complessa (San Mango sul Calore, Porrara, Nusco, Morra De Sanctis, Conza della Campania, Calitri, Calaggio e Calabritto), nonché in quelle di Pianodardine, valle Ufita, Solofra e valle Caudine”, si precisa in premessa.

Una realtà che occupa 74 lavoratori dipendenti. “Il contratto che regola i rapporti tra Asi e la sua controllata sono regolamentati da una convenzione che negli anni, e più specificatamente nel 2011, ha visto, da parte dell’Asi stessa, una riduzione del 50 per cento del compenso previsto, passando dai 225.000 euro mensili del 2008 agli attuali 110.000 euro”.

“Tale condizione, che sembrerebbe essere stata dettata dalla necessità di evitare il commissariamento del consorzio Asi, ha causato nel tempo, inequivocabilmente, una crisi aziendale, provocando il ricorso agli ammortizzatori sociali quali il contratto di solidarietà a partire dal 2009”

“Negli anni il Cgs si è adoperato ad effettuare, anche, il trattamento di rifiuti liquidi non pericolosi al fine di incrementare il fatturato aziendale e per ottimizzare il funzionamento degli impianti. Nonostante ciò e nonostante il contributo per il tramite dell’ammortizzatore sociale, l’azienda non è riuscita ad uscire dalla crisi; tale situazione ha comportato anche un aggravio dei tempi di pagamento dei lavoratori, che già percepivano le loro spettanze in maniera non puntuale, nell’ordine di 2 o 3 mensilità arretrate”.

“In seguito ai vari incontri con la dirigenza Asi-Cgs – si legge nel testo dell’interrogazione – non si è riusciti a trovare una soluzione che dia un futuro ai 74 lavoratori. Ai fini di una definitiva risoluzione della problematica si potrebbe valutare l’opportunità di assorbimento nell’Ato Calore Irpino, tanto delle mansioni quanto delle maestranze del Cgs”

“Si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione descritta e quali iniziative voglia adottare per una sua risoluzione, al fine di garantire un servizio efficiente di salvaguardia ambientale e una tutela salariale ai lavoratori”.