Ciampi parte da Quattrograne: “Basta cittadini di serie A e B. Giunta? Prerogativa del sindaco”

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In attesa della proclamazione ufficiale a sindaco della città di Avellino, Vincenzo Ciampi riparte da quello che farà uno dei punti fondamentali del suo mandato: non esistono cittadini di serie A e B. Questa mattina il primo cittadino si è recato a via Acciani, nella zona del mercatino, dove ha potuto confrontarsi con commercianti e residenti. Il suo tour nelle periferie è proseguito, poi, tra i prefabbricati di Quattrograne Est.

Il suo è stato un ascolto delle tante problematiche che vive la zona. Da quel mercatino giornaliero che stenta a decollare fino a quelle più importanti, come lo stato in cui versano gli alloggi e l’abbandono a cui è stata relegata la zona. «Ogni settimana visiterò un quartiere della città – spiega Ciampi – ascolterò i cittadini per capire quali sono le loro esigenze e i problemi con cui sono costretti a convivere. Ho deciso di cominciare da questa periferia, tra quelle messe ai margini dalle precedenti amministrazioni».

Le questioni da affrontare sono varie, dal decoro alle strutture, senza dimenticare il trasporto pubblico. «I cittadini sono i miei interlocutori, devo dar conto a loro», sottolinea Ciampi che si prepara a promuovere la nascita dei comitati di quartiere e invogliare i residenti a dar vita a forme di cittadinanza attiva. «Se le norme ce lo consentiranno, porteremo i Consigli Comunali nelle periferie» sottolinea Ciampi prima di annunciare che «ogni cittadino dovrà sentirsi sindaco di Avellino».

Il neo primo cittadino, ne corso del suo tour, ha fatto tappa anche presso la sede della ex circoscrizione e ha annunciato: «Uno dei miei primi impegni sarà quello di affrontare la riapertura del centro sociale di contrada Quattrograne ovest, ex sede della quarta circoscrizione. Per un quartiere, un centro sociale è di vitale importanza».

La prima tappa del suo tour è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione sulla nascita del suo governo, ribadendo che non accetterà trattative sulle poltrone. «La formazione della Giunta è prerogativa del sindaco – sottolinea Ciampi – quindi c’è poco da trattare su questo aspetto». Apertura totale, invece, sull’ipotesi di un programma condiviso: «Ho chiesto a tutti i consiglieri comunali eletti di fornirci i loro punti programmatici. Apriremo un confronto sui temi e sulle priorità della città».

Ciampi annuncia che sarà un sindaco «di garanzia» nella formazione di un governo di salute pubblica, ma serve la collaborazione dei consiglieri comunali: «Insieme possiamo dar vita a un’amministrazione forte, in grado di risolvere i problemi di Avellino. Lunedì vedremo chi avrà risposto al nostro appello, inviandoci le proprie proposte e successivamente ci incontreremo».

In attesa della proclamazione, Ciampi non nasconde i problemi in Aula da un punto di vista numerico, ma ammette: «Non ho paura di andare a casa. La volontà popolare è stata chiara: è stato scelto un sindaco, ma anche una maggioranza. Ora bisogna trovare i giusti equilibri».

La formazione della giunta e l’avvio dell’amministrazione Ciampi non rappresentano l’unico scoglio. Subito dopo, infatti, sarà la volta dell’approvazione del Consuntivo 2017, lasciato in sospeso dal precedente consiglio comunale. «Buon senso vuole che lo approvi chi ha gestito la città finora perché, sostanzialmente, è il suo bilancio – sottolinea Ciampi. Sul contenuto del Consuntivo non ci pronunciamo ancora, il nostro assessore al Bilancio, Gianluca Forgione, sta studiando l’atto contabile, quindi è ancora presto per una valutazione nel merito».