Ex Irisbus, Regione nel mirino. Curcio (Fiom): “Vogliamo rispetto”

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Marco Grasso – “L’impressione è che quest’incontro non sia mai stato segnato in agenda. Chi ha contatto l’assessore Palmeri per avere conferma del vertice ha avuto la sensazione, tutt’altro che piacevole, che non ne sapesse nulla”. Protesta la Rsa della Fiom Cgil Silvia Curcio dopo il rinvio del confronto in Regione, previsto in un primo momento per stamane. Se ne parlerà il 2 luglio. “Speriamo che non salti un’altra volta, siamo davvero stanchi di aspettare. In Emilia Romagna la Regione è attivissima su questa vertenza, sempre al fianco di sindacato e lavoratori. Qui, invece, è tutto complicato”.

Il confronto di questa mattina era stato garantito dopo una giornata di sciopero e mobilitazione sotto la sede di Palazzo Santa Lucia. “Abbiamo dovuto anche proclamare uno sciopero per ottenere un incontro che non c’è mai stato, che, credo, non è mai stato neanche previsto, fissato in agenda”.

Sindacato e lavoratori chiedono da tempo chiarezza sul futuro dello stabilimento di Flumeri. Il progetto industriale, che punta alla realizzazione di un polo unico nazionale per la produzione di pullman sull’asse Flumeri-Bologna, necessita, come sottolineato anche dall’amministratore delegato di Industria Italiana Autobus Stefano Del Rosso, di nuove risorse finanziarie.

L’arrivo di un nuovo fondo, pronto ad entrare nel capitale di IIA, non è stato ancora formalizzato. Il sindacato chiede che si inizi a produrre in Italia, in linea con quanto definito nei mesi scorsi al Mise. Tensione alta anche per l’imminente fine della copertura degli ammortizzatori sociali.

Una serie di questioni che saranno anche all’ordine del giorno del vertice convocato per il 6 luglio a Roma dal ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio.