BLOG/ “Avances” a Cipriano. Ma Pizza fa finta di non sapere

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Alfredo Picariello – Il buon avvocato Pizza poche ne pensa e troppe ne dice. Ma, soprattutto, conferma di essere poco informato dei fatti in casa propria. In altre parole, siamo alle solite: lui, in queste elezioni, è stato quasi “costretto” a correre. Lui, uomo di destra, convintamente di destra, mai e poi mai avrebbe voluto scendere in campo con il centro-sinistra. O meglio, forse non ci aveva mai pensato. Ora c’è. I soliti noti di questa città lo hanno convinto, era l’unica faccia spendibile (?) – e, soprattutto, disponibile – per la causa non nobilissima.

Ora c’è, ma è come se non ci fosse. Lui che sui social non c’è mai stato prima di un mese fa, lui che al massimo leggeva “Il Corriere della Sera” la mattina, lui che a stento conosce l’ubicazione precisa del Comune di Avellino, ora c’è. Ma è come se non ci fosse. Perché scrive (?) lettere il cui contenuto potrebbe essere altamente sarcastico, se non fosse, però, che è tutto così serio. Al di là delle tante “castronerie” gettate al vento – sulle offese glissiamo – Pizza dice cose non vere. Totalmente false. Sposiamo la tesi del beneficio del dubbio. Perché, siamo certi, forse lui non sapeva che mentre prendeva carta e penna per scrivere (?) la lettera contro il patto pro-Ciampi, proprio in quel preciso momento, fino alla tarda sera di venerdì, i “suoi” hanno tentato, in tutti i modi, di convincere Luca Cipriano e Costantino Preziosi a fare l’esatto contrario di quello che lui (?), in quella lettera, ha tanto osteggiato. Preziosi e Cipriano, mentre lui scriveva, venivano pressati a sostenere Pizza. E, mentre Ciampi, sin dal primo momento, non ha offerto niente in cambio al loro appoggio senza pretese, loro, gli “amici” dell’avvocato, hanno promesso mari e monti. Ma hanno ricevuto un bel “no, grazie” in cambio.

Ora, il punto è questo. Non gli va proprio giù, a lor signori, che finalmente ci sia qualcuno, in questa città, che abbia deciso di dire no ai padrini e ai padroni. Non si vogliono rassegnare. E’ proprio così. I cittadini, stanchi e liberi, stanno per dire basta. Basta a 40 anni di strapotere in mano ai pochi a discapito di tutti; basta con i sotterfugi, i piccoli e grandi ricatti, basta alle false promesse.
Non gli va proprio giù e cominciano a perdere le staffe. Scrivono lettere bordeline, scrivono post dai contenuti altamente minacciosi e diffamatori, mettono in giro voci totalmente false, entrando nella sfera privata, preziosa ed intoccabile.

In modo civile, nel pieno rispetto della legalità, a molti ancora sconosciuta, faremo di tutto, fino all’ultimo minuto, per fermare questa “ondata” di vecchi e nuovi predatori, politicamente parlando, anche se molte inchieste giudiziarie non si limitano a descrivere soltanto un quadro politico “distorto”. Ma questa è un’altra storia.