Pochi agenti e carceri a rischio: in piazza per la polizia penitenziaria

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Polizia penitenziaria, è sciopero

In piazza per la polizia penitenziaria. A Napoli, le segreterie regionale di tutte le sigle sindacali (Osapp, Uilpa, Sinappe, FNS Cisl, Uspp e Cgil Funzione Pubblica) si ritroveranno davanti alla sede del provveditorato regionale dell’amministrazione
Penitenziaria partenopea. Nel corso di una conferenza stampa davanti al Palazzo di Giustizia partenopeo, i sindacalisti hanno spiegato che l’ultima Riforma “ha prodotto ulteriori aggravi per il Corpo della Penitenziaria”.

“Stiamo subendo l’inimmaginabile e le conseguenze di questo sono da addebitare alla cosiddetta legge Madia, che in maniera lineare ha tagliato le piante organiche”. Secondo i dati illustrati dai sindacalisti a livello nazionale l’organico è carente di ben 4mila unità. In Campania mancano all’appello 753 agenti, mentre i detenuti sono aumentati di quasi 7mila unità.

Secondo i sindacalisti, inoltre, nessuna struttura di detenzione, è priva di carenze, da quelle per adulti a quelle per i minori e per le donne, dove addirittura la situazione è ancora più grave.  “Tutto è notevolmente peggiorato da quando è possibile, per i soggetti di età inferiore a 25 anni, espiare la pena nelle strutture per i minori. Il personale è privo di un’adeguata formazione e molto spesso ci si ritrova a gestire veri e propri boss, già passati negli istituti per adulti e poi trasferiti in quelli per i minori dove influenzano anche il percorso rieducativo.

“Nelle carceri femminili – hanno concluso – la carenza, è addirittura maggiore. Le donne del corpo della Polizia penitenziaria, sono una piccola percentuale”.